(Meridiananotizie) Roma, 26 marzo 2013 – Tanti passi, tante storie per raccontare, denunciare e proseguire il cammino verso la legalità. Partirà da Tunisi il 30 marzo la carovana antimafie di quest’anno. Il sedicesimo viaggio della traversata in nome della trasparenza, promossa da Arci, Libera, e Avviso Pubblico in collaborazione con Cgil, Cisl e Uil, prenderà il via proprio dal paese che ha dato vita alle rivolte arabe, che attraverso il suicidio di Mohamed Bouazizi ha sancito l’opposizione e il disgusto del popolo contro lo sfruttamento e ogni forma di corruzione.
Ed è proprio sul tema dell’illegalità economica in tutte le sue forme che si concentrerà l’edizione di quest’anno, in particolar modo sulla corruzione, piaga dell’economia italiana che sottrae al paese risorse per 60 miliardi di euro l’anno; un dato che ci accomuna più di quanto non pensiamo ai nostri vicini nordafricani come spiega Tonio dell’Olio, responsabile di Libera Internazionale. Secondo i dati dell’agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata nel 2013 sono 12.946 i beni sottratti alle mafie, e la confisca rimane l’unico modo per intaccare il potere economico e marcare il confine tra economia legale e illegale come spiegava Pio La Torre e ribadisce oggi Anna Canepa, procuratore della direzione nazionale antimafia. La maratona proseguirà per la Sicilia per concludersi il 6 giugno in contemporanea a Milano, Firenze e Roma toccando circa 70 tappe nel corso delle quali si porterà solidarietà a coloro che in prima fila operano per la legalità democratica e si sensibilizzeranno le persone per tenere alta la tensione antimafia.
Il servizio di Luisa Deiola
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