Scandito da cori come “Non si può pagare mille euro al mese, per questo le case ce le siamo prese” e “Lotta dura, casa sicura”, il corteo dei Movimenti per l’Abitare, salito a oltre mille unità, è arrivato all’assessorato al Patrimonio di via Pigafetta, difeso da un cordone di agenti della Polizia in tenuta antisommossa.
(MeridianaNotizie) Roma, 29 novembre 2013 – Movimenti per l’Abitare di nuovo in piazza per chiedere “Una sola grande opera: Casa e reddito per tutti”, come recita lo striscione di testa del corteo. Partito da via Pullino, davanti alla stazione metro Garbatella, il percorso dei manifestanti, finora qualche centinaio, ha tre obiettivi precisi: l’assessorato al Patrimonio del Comune di Roma a via della Moletta, quello alla Casa a via Capitan Bavastro e infine la sede della Regione Lazio, a via Rosa Raimondi Garibaldi.
“Sono i luoghi che decidono sull’emergenza abitativa – spiega Paolo Di Vetta dei Blocchi Precari Metropolitani – con il punto di arrivo in Regione, dove una delibera in materia, finanziata con centinaia di milioni di euro, è ferma dentro qualche cassetto e non ne viene fuori. Mentre, invece, stanno pensando di fare cassa con il patrimonio pubblico. Nei prossimi giorni faremo nuove iniziative, sarà necessario risolvere da soli le cose che le amministrazioni non riescono a fare. Anzi, ora non stanno facendo proprio niente. Siamo stanchi”. In piazza oltre al Coordinamento cittadino lotta per la casa, Asia Usb, anche abitanti di residence e gruppi di inquilini sottoposti a pignoramenti. La mobilitazione romana è in coordinamento con quelle che si stanno svolgendo in contemporanea a Bologna e Palermo.
Scandito da cori come “Non si può pagare mille euro al mese, per questo le case ce le siamo prese” e “Lotta dura, casa sicura”, il corteo dei Movimenti per l’Abitare, salito a oltre mille unità, è arrivato all’assessorato al Patrimonio di via Pigafetta, difeso da un cordone di agenti della Polizia in tenuta antisommossa. Al passaggio Paolo Di Vetta dei Bpm ha dichiarato: “Noi ridiamo di voi e andiamo avanti con il nostro corteo. Restate a difendere questo Palazzo che non serve a un c***o!”.
“Abbiamo sentito Zingaretti e Marino riempirsi la bocca di belle parole – ha affermato prima Luca Faggiano del Coordinamento cittadino lotta per la casa – mentre le cose concrete che loro portano avanti ci raccontano un’altra storia. Marino ha chiesto 170 milioni per la Nuvola di Fuksas, sono queste le priorità di Roma? Zingaretti assomiglia a Pinocchio, avrebbe detto che avrebbe affrontato il piano Casa con 340 milioni di euro, ma la delibera è dentro a un cassetto. È vergognoso che oggi venga venduto il patrimonio, la Regione non può vendere le Ipab per esempio, perciò è importante riportare la sollevazione e l’assedio attorno ai Palazzi del potere. Ormai questo movimento si è legato in maniera indissolubile ad altre esperienze come studenti, movimento contro rifiuti e nocività”.
La Redazione
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