(MeridianaNotizie) Roma, 2 settembre 2014 – Il Codacons, si legge in una nota dell’associazione di consumatori, “ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma in merito alla vicenda delle strisce blu della capitale, le cui tariffe sono aumentate del 50%, e degli sconti speciali concessi dal Comune di Roma al Vaticano”. “Con la delibera n. 244 approvata l’8 agosto scorso, infatti – dice il Codacons – la Giunta ha determinato importanti agevolazioni tariffarie in favore dei cittadini dello Stato Vaticano e del Vicariato. In favore di costoro il Campidoglio avrebbe deciso un prezzo del pass super scontato: 56,38 euro per tutti i tipi di auto, cancellando il precedente provvedimento che stabiliva la tariffa a seconda della cilindrata, dai 250 ai 350 euro. Tale provvedimento – spiega il Codacons nell’esposto – potrebbe configurare il reato previsto dall’art. 323 del codice penale, ‘Abuso di ufficio’, per avere la Giunta Capitolina, nello svolgimento delle proprie funzioni, intenzionalmente procurato ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale.
Il comportamento dell’amministrazione capitolina, inoltre, appare contrario ai principi tutelati dall’articolo 97 della Costituzione, che impone l’imparzialità della pubblica amministrazione, e a quelli sanciti dall’art. 8 della Costituzione ‘Tutte le confessioni religiose sono ugualmente libere davanti alla legge’, poiché accordare agevolazioni esclusivamente allo Stato Vaticano potrebbe equivalere a creare disparità sul fronte del credo, sancendo una superiorità del culto cattolico rispetto alle altre confessioni parimenti riconosciute. A partire da oggi, infine, tutti i cittadini interessati ad ottenere l’annullamento dei rincari per le strisce blu della capitale, possono aderire al ricorso collettivo al Tar del Lazio preparato dal Codacons, seguendo la procedura indicata sul sito www.codacons.it”.
La Redazione
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