(Meridiana Notizie) Roma, 16 ottobre 2014 – Dopo più di dieci anni d’assenza, ritorna come questore di Roma, l’ex capo della squadra mobile capitolina Niccolò D’angelo, che per il nuovo incarico lascia la Direzione centrale Immigrazione e frontiere della Polizia di Stato a Roma. Un curriculum d’eccellenza il suo. Originario di Trapani, ha frequentato l’Accademia del vecchio corpo delle guardie di pubblica sicurezza nel lontano ’72. Il suo primo incarico fu alla questura di Torino. Successivamente il trasferimento a Roma nel 1977, con l’assegnazione di delicati incarichi, tra cui la direzione di diversi commissariati, l’antiterrorismo e, appunto, la squadra mobile. Prima come dirigente antirapine, poi alla Omicidi, seguita dalla sezione Criminalità organizzata e infine alla direzione della struttura operativa: dal 1997 al 2003 ricopre l’incarico di capo della squadra mobile capitolina.
Durante la conferenza stampa D’Angelo ha ricordato il suo impegno contro la cosiddetta Banda della Magliana e le difficoltà di applicare a questa il 416 bis. “Una memoria storica” è come si definisce il nuovo questore che ha affrontato anche i temi d’attualità: dal contrasto alla minaccia terroristica alla prevenzione contro le violenze negli stadi. “Non dobbiamo dimenticare che Roma è la culla della civiltà cristiana. Ho sempre presente lo spettro del terrorismo. C’è grande attenzione a riguardo, ma non esiste alcun allarme”
“Per noi poliziotti, per noi che gestiamo l’ordine pubblico, è una sconfitta quando succede questo. – Ha continua il questore Niccolò D’Angelo durante la conferenza stampa – Per quanto riguarda lo stadio abbiamo dei margini di miglioramento. Si cercherà di migliorare ancora di più il sistema operativo su strada per evitare, per quello che è possibile, nuovi incidenti.”
Il servizio di Diana Romersi
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