( Meridiana Notizie ) Roma, 16 gennaio 2014 – Tra le 12 persone fermate oggi nella banlieue di Parigi in relazione agli attentati terroristici della settimana scorsa c’è il principale complice di Amedy Coulibaly – lo rivela iTelé- quello che gli ha fornito “il più rilevante supporto logistico” e in particolare l’auto su cui viaggiava prima della sparatoria a Montrouge. L’uomo – rivela ancora la rete all news – citando fonti vicine agli inquirenti, sarebbe stato individuato grazie a tracce di materiale genetico ritrovate nell’auto.
Inoltre diversi siti di media francesi sono fuori uso per quello che sembra un attacco informatico. La radio France Inter, il sito di informazione Mediapart, il sito 20minutes e anche Le Parisien sono irraggiungibili.
“La minaccia non è mai stata così forte. Lo stato islamico può essere in grado di fare attentati in Europa”, lo ha detto il primo ministro, Manuel Valls, ai microfoni di Europe 1. Il premier, intervistato da BFM-TV , ha detto: “Non crediamo ci siano legami diretti tra gli attentati terroristici in Francia e gli arresti in Belgio”. “Bisogna essere prudenti” aggiungendo: “Mi congratulo con le autorità del Belgio che hanno smantellato la rete”. E ancora: “Facciamo fronte alla stessa minaccia”. “Agiremo in modo implacabile” , la “Francia va avanti, la Francia è in piedi”.
E’ stata riaperta la Gare de l’Est dopo il cessato allarme alle 9:30 la Gare de l’Est di Parigi, dopo un’ora e mezzo di perquisizioni da parte degli artificieri. La chiusura era stata disposta dalle ferrovie SNCF, nell’ambito del piano antiterrorismo Vigipirate, in seguito a una telefonata anonima e alla presenza di un bagaglio abbandonato.
“Sono i musulmani a essere le prime vittime del fanatismo, del fondamentalismo e dell’intolleranza”. Lo ha detto il presidente francese François Hollande, in un discorso all’Istituto del mondo arabo di Parigi. “Il fondamentalismo islamico si nutre di tutte le contraddizioni, delle povertà, dei conflitti non risolti da troppo tempo, e sono i musulmani ad esserne le prime vittime”, ha aggiunto, invitando di nuovo ad “evitare le confusioni” tra estremisti violenti e musulmani moderati. “Gli atti contro i musulmani, così come l’antisemitismo, devono essere non solo denunciati, ma puniti con severità”, ha detto, ribadendo che la Francia si impegna a “difendere tutti i suoi cittadini” indipendentemente dalla religione.
Intanto funzionari dell’intelligence statunitense e francese vanno consolidando la convinzione che gli attacchi terroristici dei giorni scorsi a Parigi siano stati ispirati da al Qaida ma non direttamente sotto la sua supervisione. Uno dei due fratelli responsabili dell’attacco allo Charlie Hebdo avrebbe trascorso un breve soggiorno nello Yemen e avrebbe incontrato un leader di al Qaida. Tuttavia gli 007 statunitensi non sono convinti che l’attacco a Parigi sia stato diretto dall’estero. Gli investigatori non credono neanche che l’uomo che ha ucciso cinque persone in altre zone della città fosse d’accordo con i due fratelli. Queste ipotesi inquadrano gli attacchi in una ondata di violenza scatenata da individui disperati con simpatie per al Qaida, l’ Isis o i loro seguaci, ma che non coinvolti in una cospirazione internazionale, più facile da individuare.
La Redazione