(Meridiananotizie) Roma, 30 novembre 2011 – Dal 1864 al 1914, ‘i secondi 50 anni di storia dell’Arma. È questo il filo conduttore del Calendario storico 2012 dell’Arma dei Carabinieri, illustrato dalle tavole di Paolo Di Paolo e realizzate da Luciano Jacus, presentato questa mattina presso l’Aula Magna della Scuola Ufficiali Carabinieri, a Roma, dal comandante generale dell’Arma, generale Leonardo Gallitelli. L’evento, condotto dal giornalista Massimo Giletti, ha visto la presenza, tra le altre autorità civili e militari, del direttore dell’Aisi, Giorgio Piccirillo, di monsignor Vincenzo Pelvi, ordinario militare per l’Italia, del presidente dell’ordine dei farmacisti di Roma e provincia, Emilio Croce, e dei sindaci di Pastrengo, Mario Rizzi, di Fiumicino, Mario Canapini, e di Fiesole, Fabio Incatasciato, tre comuni legati in maniera particolare alla storia dell’Arma. Giunto a una tiratura di 1.350.000 copie, di cui 8.000 in lingue straniere, questo lavoro è il secondo ‘Calendario della memorià, di una collana di 4 contributi che ci accompagnerà al 2014, quando sarà celebrato il bicentenario della ‘Benemerita’. Sono gli anni in cui le stazioni dei Carabinieri, da Nord a Sud del Paese, diventano non solo segno della presenza dello Stato sul territorio ma espressione di una vicinanza della istituzioni al cittadino. Le pagine descrivono l’impegno di sempre dei carabinieri: essere al servizio degli altri, con dedizione e umanità. Da 198 anni, la storia storia è amata dai cittadini. «Non vogliamo sorprendere ma essere come sempre un punto di riferimento per i cittadini», ha detto il generale Gallitelli, sottolineando che «i carabinieri sono saldi nei loro principi e valori: è l’Arma degli italiani. Ci sentiamo profondamente legati al popolo italiano e alla nostra Patria. Vogliamo continuare nel nostro ruolo di custodi di valori, e quando scorriamo le nostre pagine storiche, che raccontano le gesta e anche il sacrificio di tanti caduti, si legge un racconto di impegno e gratuità». L’augurio -ha sottolineato il comandante generale dell’Arma- è quello di saper rispondere quotidianamente alle attese delle persone, assicurando sicurezza e umanità, come in occasione delle alluvioni che hanno colpito la Liguria e la Toscana. I carabinieri sono passati di casa in casa per verificare che non ci fossero persone o portare in salvo chi aveva bisogno di soccorsi. Ogni giorno -ha concluso Gallitelli- il carabiniere, un uomo che crede, sa che può e deve sfidare tutto ciò che insidia la serenità del popolo italiano». Monsignor Vincenzo Pelvi, nel suo intervento ha sottolineato che «il carabiniere è un pezzo di cuore nel territorio italiano. Una ‘sentinellà, perchè ha una mente che vigila, prima che un corpo. È sostenuto dall’abbraccio di un popolo che ama e che diventa la sua stessa storia di vita. Chi è nell’Arma -ha concluso- sa che vale la pena vivere per gli altri». Il servizio di Leonardo Cerquiglini
News
- Usa, Meloni e i ‘giorni dell’Iran’: uso basi italiane solo con ok Parlamento
- Israele-Iran, Trump annuncia il cessate il fuoco: “Sarà completo e totale”
- Caldo, oggi allerta arancione in 7 città per le alte temperature
- Iran, rappresaglia “debole” contro la base Usa: Trump ringrazia e invita alla pace
- Angela Celentano, nuove indagini su scomparsa e ‘pista turca’
- Il parroco celebra messa con i colori della Palestina – Video
- Immersione Sonora con Grazia Lucia Politi Due sessioni live con accesso gratuito per i primi iscritti
- Lavoro, preparazione, valore e feedback continui per onboarding di successo