(Meridiananotizie) Roma, 2 aprile 2012 – Nella Capitale il 65% delle persone denuncerebbe un caso di stalking. Mentre tra coloro che non lo farebbero: il 70% indica come motivazione la mancanza di sicurezza nel periodo successivo e il 30% ha paura di non essere creduto dalle forze dell’ordine. Questo è quanto emerso da una ricerca realizzata su un campione di 600 persone dai 18 ai 70 anni. Un’iniziativa portata avanti dalla commissione Sicurezza di Roma Capitale, il Coisp, la Regione Lazio e l’associazione italiana di Psicologia e Criminologia e presentata in una conferenza presso la sede dei Vigili di via della Consolazione.
Una ricerca che evidenzia come il 20% della popolazione si dichiara vittima di stalking – ha sottolineato la dott.ssa Tiziana Calzone, coordinatrice del Centro presunti autori e vittime. La prevenzione in tema di stalking è l’unica arma di difesa nella battaglia di diritto che vede imprigionate molte vittime nella morsa della paura e dell’insicurezza – ha sottolineato Fabrizio Santori, presidente della commissione Sicurezza di Roma Capitale – un aspetto che evidenzia soprattutto una significativa resistenza a denunciare episodi di violenza. Nell’ultimo anno, questo fenomeno ha portato all’uccisione di circa 150 persone (di cui 128 donne) in tutta Italia. Presente alla conferenza non solo vittime, anche stalker pentiti pronti a raccontare la loro storia. Tra cui Aldo, un’ex stalker.
Il servizio di Teresa Ciliberto
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