(Meridiananotizie) Roma, 27 giugno 2012 – La prima causa del sovraffollamento dei pronto soccorso è il “boarding”, cioè lo stanziamento dei pazienti da ricoverare per un tempo superiore alle 6-8 ore per la mancanza di appropriata possibilità di collocazione ospedaliera, con conseguente aumento dei tempi di attesa, mancata tempestività delle cure e possibilità di errori sanitari. Questo è quanto è emerso dal dibattito organizzato presso la sede dell’ordine provinciale di Roma dei medici chirurghi e degli odontoiatri.
Questa situazione non nasce da oggi – ha sottolineato il dott. Massimo Magnati, coordinatore commissione per l’emergenza-urgenza – è una situazione che è partita con l’attivazione del piano di rientro che il Lazio sta subendo da 4 anni oramai, e che ha comportato tutta una serie di misure come il taglio dei posti letto e la chiusura di ospedali. Secondo il dott. Roberto Lala, presidente dell’ordine – tutto ciò porta ad episodi che sono estremamente sgradevoli e che probabilmente tenderanno ad aumentare perché dal momento in cui il “dolore” non viene curato come dovrebbe essere fatto, si vengono a creare quelle situazioni in cui i cittadini, stanchi delle lunghe attese, si fanno prendere dall’ira.
Il servizio di Teresa Ciliberto
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