(Meridiananotizie) Roma, 10 ottobre 2012 – Un bel tre a tre. E’ finita così l’intensa partita tra Roma e Lazio. A giocare stavolta non i calciatori delle due squadre che dividono ed appassionano la tifoseria regionale, ma i consiglieri capitolini. L’iniziativa, nata con l’obbiettivo di lanciare un messaggio alla città di lealtà, correttezza e goliardia sportiva proprio alla vigilia della stracittadina all’olimpico, vede coinvolti politici che tutto l’anno si affrontano su scranni contrapposti; l’allenamento certo non è stato dei più intensi come pure gli schemi di gioco lasciano un po’ a desiderare ma ciò che emerge è una grande voglia di giocare come spiegano gli sfidanti Federico Rocca, presidente Roma Club Campidoglio, Daniele Rossin, capogruppo della Destra e Paolo Masini consigliere comunale del Pd.
Dalle panchine grande concentrazione e agitazione da parte degli allenatori che incitano i loro giocatori a dare un senso al loro gioco, spesso cercando di far vigere quel far play che forse manca nelle aule comunali. Così Marco Pomarici presidente dell’assemblea capitolina nei panni dell’allenatore della Roma e il Dott. Bianchini medico della Lazio e consigliere comunale nei panni del mister dei biancoazzurri.
A passare in vantaggio venti minuti dopo il fischio d’inizio i giallorossi subito seguiti dal gol dei laziali. Col passare dei minuti la tensione sempre più forte e la paura di perdere, soprattutto dopo il 2 a 2, ha portato a qualche scivolone calcistico e non solo; e così fioccavano frasi rivolte all’avversario come: “Giusto co Storace poteva stare” o “Masini me sembri Gattuso”. Il pareggio finale ha riunito gli animi e consacrato l’enorme potenza del calcio nell’ appianare malumori e sciogliere tensioni, in questo caso anche politiche.
Il servizio di Luisa Deiola.
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