(Meridiananotizie) Roma, 22 novembre 2012 – Sono cambiate le regole del gioco e la città reclama una nuova visione strategica. Produrre, gestire, vivere, muovere e sperimentare: cinque azioni per afferrare con mano complessa il paesaggio contemporaneo. Questi i presupposti del convegno “La Città senza Nome – Foreste Urbane”, due giornate all’Auditorium del Museo MAXXI interamente dedicate all’analisi sui fenomeni di sviluppo urbani e territoriali da parte di esperti del settore. La città contemporanea è foresta urbana in quanto articolato ecosistema che si svolge a diversi livelli altitudinali. La complessità delle interrelazioni richiede interventi capaci di far interagire temi e specializzazioni diversi.
“Non si tratta di entrare nel merito delle scelte e dei metodi del singolo progettista, ma di padroneggiare un quadro di riferimento che consenta di intervenire in modo da raggiungere gli obiettivi con una sufficiente qualità integrata” ha dichiarato Claudio Cipollini, Presidente Associazione Italia2020. Tra i relatori Nello Iacono, vicepresidente Associazione Stati Generali dell’Innovazione, e Fulvio Caldarelli, Presidente Centro Interdisciplinare della Ricerca sul Paesaggio Contemporaneo.
Il servizio di Giulia Terrana
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