(Meridiananotizie) Roma, 06 dicembre 2012 – Croci celtiche e saluti fascisti avevano accolto la salma di Pino Rauti lo scorso 2 novembre nella basilica di San Marco a Roma. E a poco più di un mese, giornalisti, politici, intellettuali hanno voluto omaggiare una figura storica cruciale della politica italiana, un uomo – come è stato ricordato – sempre fedele ai suoi principi, maestro e guida di molti. Il «fascista di sinistra», come è stato definito Giuseppe Umberto Rauti, nacque a Cardinale, in provincia di Catanzaro, il 19 novembre 1926. Fascista di sinistra in contrapposizione con il «fascismo di destra» incarnato da Giorgio Almirante, prima, e da Gianfranco Fini poi.
L’attenzione di Rauti si concentrava, infatti, sulla socializzazione e sui temi dell’anticapitalismo e del terzomondismo interpretando, dal suo punto di vista, i motivi ispiratori del fascismo. Questo lo ha relegato per lungo tempo in una posizione minoritaria all’interno del Msi, partito che, giovanissimo, contribuisce a fondare alla fine del 1946. « Dopo la sconfitta del 1945, la propaganda antifascista non cessava di martellarci. Se si è mobilitato il mondo intero contro di noi, pensammo allora, vuol dire che siamo stati qualcosa di grande. E noi, che del fascismo in fondo sapevamo poco, trovammo così l’orgoglio e la volontà di continuare. ».
Il servizio di Ileana Barone
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