(Meridiananotizie) Roma, 17 gennaio 2013 – Il cinema italiano è in crisi. A dirlo una ricerca effettuata con il contributo della CCIAA di Roma dal titolo “Progetto di internazionalizzazione delle imprese audiovisive“. Accanto al calo delle esportazioni delle produzioni italiane, iniziato già nel 2008, si profila anche il dato preoccupante della diminuzione delle importazioni di film stranieri. A tracciare un quadro completo della situazione Lamberto Mancini, presidente Distretto Audiovisivo e ICT. Una crisi, quella del cinema, che rispecchia sicuramente la crisi economica, e che tuttavia investe in particolar modo l’Italia, fanalino di coda tra i paesi europei. E mentre l’industria cinematografica mondiale aumento il suo fatturato, nel Bel Paese a calare sono anche le esportazioni romane: se nel 2008 ammontavano all’82% del totale, al 2011 sono scese al 56,2%.
Una situazione che, secondo Giampaolo Letta, vice-presidente Unindustria con delega all’industria Creativa, Cultura e Turismo, dipende da un’apertura ancora scarsa del cinema italiano all’internazionalizzazione dei suoi prodotti, che restano poco fruibili all’estero e spesso di nicchia. Aprirsi alle co-produzioni internazionali e superare l’ormai obsoleta dicotomia tra qualità e commerciabilità del prodotto cinematografico potrebbe essere la ricetta per uscire dalla crisi. Perché no, allargando anche alle produzioni in lingua, francese ma soprattutto inglese, per snellire le procedure di esportazione. Per riportare il cinema italiano ai suoi antichi splendori.
Il servizio di Giuliana Gugliotti
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