(Meridiananotizie) Roma, 07 gennaio 2013 – Era il 7 gennaio del 1978 quando tre giovani attivisti del Fronte della Gioventù furono uccisi davanti la sede del Movimento Sociale Italiano (MSI). Nel pluriomicidio a sfondo politico, rimasto ad oggi impunito, trovavano la morte i giovani missini Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni. I primi due furono uccisi dai colpi di diverse armi automatiche sparati da un commando di 5 o 6 persone che li attendeva in strada. Il terzo venne ucciso durante gli scontri scoppiati, qualche ora dopo, con le forze dell’ordine, in seguito ad una spontanea manifestazione di protesta, organizzata davanti alla stessa sede dai militanti missini.
In occasione del 35simo anniversario della strage di Acca Larentia, il sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno, ha deposto una corona d’alloro davanti all‘ex sede storica del MSI in cui vennero assassinati i tre militanti. “Sono passati 35 anni e ci sono due motivi per tenere alta l’attenzione dei romani – ha dichiarato Alemanno –. Il primo è che ancora non è stata fatta giustizia nonostante nella strage sia stata utilizzata la mitraglietta che poi divenne parte dell’arsenale delle Br e non si è mai trovato il responsabile. E’ uno dei tanti casi in cui giovani di destra e di sinistra sono stati uccisi e non hanno avuto nessuna giustizia. Il secondo motivo è quello di non ripercorrere le strade del passato come quella dell’odio ideologico, della contrapposizione violenta, perché così si raggiungono situazioni violente come furono quelle degli anni Settanta”. Sul muro della sede è stato anche affisso uno striscione con su scritto: “Pdl, Fli, Udc, Fratelli d’Italia, La Destra. Ecco chi siete: ladri speculatori, truffatori, corrotti e corruttori, usurai, servi delle banche, amici dei mafiosi. Nemici del popolo!”.
Il servizio di Antonella D’Angelo
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