(Meridiananotizie) Roma, 8 maggio 2013 – “Basta Imu sulla prima casa“. Con questo striscione una delegazione di sindaci di centro destra, compreso Gianni Alemanno ha manifestato davanti al ministero dell’Economia e delle Finanze per chiedere al Governo di eliminare l’imposta sulla casa. “Cancella l’Imu. Si al quoziente familiare“, si legge sui volantini distribuiti dai sindaci. Nel corso del presidio è stata effettuata una raccolta firme per la soppressione dell’imposta, che prosegue nei gazebi sparsi in tutta Roma, assieme ad altre proposte del programma del sindaco uscente.
“L’eliminazione dell’Imu sulla prima casa “è una richiesta avanzata da tutti i sindaci che il Governo deve attuare senza ulteriori rinvii”, ha detto Alemanno precisando che “l’eliminazione dell’Imu sta nel programma di Governo“. “Se a Roma abbiamo eliminato quest’imposta per il 36 per cento di famiglie allora si può fare anche a livello nazionale”. In prima linea accanto a Gianni Alemano, il rottamatore del centro destra Alessandro Cattaneo vicepresidente dell’Anci e sindaco di Pavia. Maurizio Gasparri è convinto della coesione del governo sul tema dell’Imu. Gianni Alemanno, accompagnato dai sindaci, ha incontrato il sottosegretario Baretta, i vice ministri all’Economia Stefano Fassina e Luigi Casero che ha commentato: “Noi seguiremo quello che ha detto il presidente del Consiglio: per adesso sospendiamo la rata di giugno e poi lavoreremo. Oggi incontriamo i sindaci per sapere quali sono i problemi dei comuni relativamente all’Imu e altri problemi fiscali. Che ci sia un carico fiscale eccessivo nel nostro Paese è chiaro a tutti e anche sulla prima casa e quindi bisogna lavorare per questo”.
“È stato un incontro molto interessante – ha detto Alemanno al termine della riunione – Abbiamo sottolineato tutte le problematiche relative all’Imu sulla prima casa, abbiamo sollecitato una decisione rapida da parte del Governo ma anche una grande attenzione per evitare una ricaduta sui Comuni da questa operazione: bisogna evitare che Governo e Parlamento scarichino una parte del peso di questa copertura sulle spalle dei Comuni”. Come sindaci, “chiediamo una maggiore flessibilità sull’Imu sulla seconda casa – ha proseguito Alemanno – quindi, da questo punto di vista qualcosa dal gettito si può recuperare, e poi che c’è tutta la revisione sulle rendite catastali, che partendo dall’esempio di Roma può servire a fare in modo che ci siano tutte le coperture necessarie per abolire l’Imu sulla prima casa”.
Il servizio di Luisa Deiola
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