(Meridiananotizie) Roma, 4 giugno 2013 – “Le azioni di chi si dimostrò pienamente umano in un periodo in cui alcuni scelsero di essere bestia sono il perno contro l’indifferenza che dobbiamo trasmettere ai nostri giovani”. Con queste parole, il presidente della Comunità Ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, ha dato il via alla cerimonia in ricordo della riapertura del Tempio Maggiore del 4 giugno 1944, in occasione del 69° anniversario dalla “Liberazione di Roma”.
Cittadini, istituzioni, rappresentanti diplomatici dei paesi che liberarono Roma dal nazifascismo si sono riuniti davanti al Tempio Maggiore per ricordare quei momenti in cui la parola libertà tornò ad avere un significato. A raccontare la sua esperienza da sopravvissuto Giacomo Moscati, detto Mino, unico testimone oculare. Ad intervenire anche il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni.
“La commemorazione odierna – ha spiegato – non deve limitarsi a questa piazza ma essere un segnale per la città e per il paese intero. Il messaggio che vorrei trasmettere, riferendomi agli eventi che sono oggi celebrati e traendone un insegnamento valido in ogni epoca, è che la libertà rappresenta un dono prezioso e che siamo tutti chiamati a farne buon uso”.
Il servizio di Mariacristina Massaro
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