(Meridiananotizie) Roma, 05 giugno 2013 – Sbloccati dalla Regione Lazio 41 milioni di euro di fondi europei per il Programma di sviluppo rurale e destinati a progetti integrati territoriali, i cosiddetti PIT che prevedono l’aggregazione di più soggetti per perseguire obbiettivi comuni, attraverso la definizione di una strategia condivisa di sviluppo locale in grado di sostenere i comparti produttivi e lo sviluppo dei territori. Questi fondi, avranno direttrici diverse che potranno andare dalla diversificazione verso attivita’ non agricole, al sostegno alla creazione e allo sviluppo di microimprese. Dall’incentivazione di attivita’ turistiche, passando per servizi per l’economia e la popolazione rurale, lo sviluppo e il rinnovamento dei villaggi e la tutela e riqualificazione del patrimonio rurale. “Abbiamo lo strumento dei Pit, proposti dal Piano di sviluppo rurale, per sviluppare la qualità dell’agricoltura, la funzionalità e il sostegno al turismo e agli agriturismi – ha spiegato Zingaretti – Questi progetti erano bloccati per alcuni vincoli burocratici, abbiamo dunque iniziato un’opera di rivisitazione modificando alcune norme e rimettendo così in circolazione 41 milioni di euro che andranno a molti Comuni, a molti progetti, e saranno soldi per migliorare la qualità della vita della campagna, la promozione di un’idea bella di turismo fondata sull’enogastronomia e su un patrimonio rurale che va tutelato, anche perché produce lavoro e ricchezza”.
“In tre mesi – ha ribadito ancora il governatore – abbiamo lavorato molto sulla programmazione europea: abbiamo iniziato con lo sblocco dei primi 30 milioni che si erano arenati, proprio sull’agricoltura, la scorsa settimana abbiamo presentato la rimodulazione di 150 milioni per le imprese, oggi ne aggiungiamo altri 41, per un totale di oltre 220 milioni di euro. Si tratta di uno sforzo enorme per evitare che queste risorse tornino a Bruxelles, i fondi europei sono soldi nostri, l’unica grande risorsa per lo sviluppo del Lazio nei prossimi 8-10 anni, e perderli sarebbe una doppia beffa, perché non coglieremmo una grande opportunità e finiremmo per finanziare lo sviluppo di altri Paesi europei”. Per l’assessore Ricci, “i bandi erano troppo complicati. I Pit sono programmi integrati territoriali che riguardano per il 66 per cento i comuni che hanno provato a ripensare, insieme, la qualita’ del territorio. Questi sono fondi disponibili da subito, gia’ domattina si possono chiedere anticipazioni. Una scadenza formale non c’e’, ma io intendo dare ai sindaci un tempo di 60 giorni. Sono 21 i progetti che verranno finanziati tutti in modo orizzontale. Se venisse a mancare qualche soldo possiamo andare in overbooking, e faremo una ricognizione generale con tutti i residui. Perche’ noi questi soldi li dobbiamo spendere”.
Il servizio di Cristina Pantaleoni
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