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E’ una tregua quella che si è venuta a creare tra gli attivisti e la politica capitolina che si incontrerà
martedì prossimo con i rappresentanti della Regione Lazio
(MeridianaNotizie) Roma, 16 luglio 2013 – Si aprono le porte del dialogo tra l’amministrazione capitolina e le migliaia di persone che a Roma soffrono per l’emergenza abitativa. Stamattina il sindaco Ignazio Marino ha partecipato al colloquio in Campidoglio con una delegazione dei movimenti per la casa.
E’ una tregua quella che si è venuta a creare tra gli attivisti e la politica capitolina che si incontrerà martedì prossimo con i rappresentanti della Regione Lazio. “Abbiamo stabilito, insieme all’assessore Ozzimo e al vicesindaco Nieri, di procedere in tempi rapidissimi alla ricognizione delle proprietà immobiliari del Comune. E’ vergognoso che il Comune non conosca quale sia il suo patrimonio immobiliare. Dobbiamo conoscerlo, valorizzarlo e utilizzarlo per le persone che si trovano in una situazione di fragilità sociale e di disagio abitativo” ha spiegato il sindaco.
“La necessità è avere una fase di tregua: Roma Capitale vuole avviare provvedimenti per fare uscire la città dall’emergenza ma per farlo serve una tregua sugli sfratti” ha commentato il vicesindaco di Roma, Luigi Nieri che ha parlato anche dei fondi che la regione ha individuato per l’edilizia pubblica di cui discuterà nell’incontro del 23 luglio. Sempre in merito agli sgomberi, l’assessore al lavoro e alla casa Daniele Ozzimo ha aggiunto: “Rimaniamo fedeli alla legalità ma ci rendiamo conto che il livello di sofferenza delle persone è ormai insostenibile. Soddisfatto Andrea Alzetta, ex consigliere capitolino e leader di Action che ha dichiarato “Siamo soddisfatti perché oggi sono state create le condizioni per una politica nuova che metta in campo la possibilità di usare il patrimonio pubblico per risolvere il tema dell’emergenza abitativa”.
Il servizio di Luisa Deiola
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