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(MeridianaNotizie) Roma, 4 luglio 2013 – Elezioni a Roma, urne chiuse, spoglio delle schede elettorali. C’è chi vince e c’è chi perde. Ma non per tutti sembra essere cosi. Scoppia il caso di Francesco De Salazar, candidato e poi eletto nel II Municipio come consigliere con Fratelli d’Italia ma candidato contemporaneamente dalla lista civica di Marchini come presidente nel XII ed eletto. De Salazar tenta di salvare la reputazione e si dimette dall’incarico nel XII, restando ben saldo al II. Eppure la promessa fatta ai cittadini solo 24 ore prima era di altro genere. De Salazar aveva assicurato che per correttezza politica avrebbe lasciato immediatamente entrambe le poltrone capitoline. Ora la vicenda rischia però di finire in tribunale. Fratelli d’Italia con Rampelli prima e con Marsilio poi chiedono di mantenere la parola data e di tener fede alle sue dichiarazioni.
Arriva pronta però anche la replica di De Salazar che senza indugio dichiara di essere l’unico danneggiato nell’immagine di giovane onesto e pulito. Respinge tutto ai vertici del partito -“se continua questa campagna diffamatoria nei miei confronti mi rivolgerò al mio legale”- e si chiede perché, “guarda caso”, il caso scoppia adesso e non i primi di maggio “quando le liste erano pubbliche e il mio nome visibile in entrambi i municipi”. “Questa guerra è scoppiata per un seggio, solo per quello, vogliono farmi fuori per un interesse oggettivo di chi è rimasto fuori”.
Il servizio di Cristina Pantaleoni
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