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Il coming out di Manning potrebbe aiutare il soldato americano a ricevere la grazie.
(MeridianaNotizie) Roma, 23 agosto 2013 – “Mi sento donna, chiamatemi Chelsea.” Torna a far discutere il soldato americano Bradley Manning condannato a 35 anni di carcere per aver passato a Wikileaks documenti segreti del Pentagono e del dipartimento i Stato. Manning, afferma di sentirsi donna e intende vivere come tale. “Voglio essere sottoposto a una terapia di ormoni il prima possibile. Mi auguro che appoggerete la mia transizione. Chiedo che a partire da oggi mi chiamiate con il mio nome femminile, Chelsea”.
Una mossa secondo alcuni, che potrebbe inquadrarsi nella strategia di ottenere il riconoscimento della seminfermità mentale. Inoltre Manning potrebbe fare leva anche sull’amministrazione Obama, sempre stata molto sensibile riguardo alla tutela dei diritti di genere, la quale si ritroverebbe in una posizione molto scomoda.
In una lettera nella quale chiede la grazia a Obama, Manning si scusa ma non rinnega la sua decisione di rivelare informazioni riservate e ricorda di essersi arruolato volontariamente nell’esercito. Ciò che però ha visto gli ha fatto cambiare idea: “Ogni volta che abbiamo ucciso civili innocenti, invece di accettare la responsabilità per la nostra condotta, abbiamo deciso di nasconderci dietro il velo della sicurezza nazionale e informazioni classificate, al fine di evitare qualsiasi responsabilità pubblica”.
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