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Il vantaggio rispetto ad una normale protesi è che si costruisce più velocemente e costa molto meno, un aspetto fondamentale soprattutto nel caso dei bambini che crescono e hanno bisogno di adattare continuamente l’arto al loro corpo che cambia.
(MeridianaNotizie) Roma, 8 agosto 2013 – Alle innovazioni tecnologiche sembra non esserci mai fine. Sopratutto in campo di design! Finora le stampanti in 3D ha prodotto soprammobili, gioielli anche armi da fuoco perfettamente funzionanti, ma la nuova frontiera da esplorare è forse la più ambiziosa: ricreare dal nulla corpo umano. “Questa si chiama Robohand – dice il designer Micheal Curry mostrando la sua creazione – la cosa interessante è che si tratta della stampa in 3D di una protesi per le persone nate senza dita o le hanno perse accidentalmente”.
Il vantaggio rispetto ad una normale protesi è che si costruisce più velocemente e costa molto meno, un aspetto fondamentale soprattutto nel caso dei bambini che crescono e hanno bisogno di adattare continuamente l’arto al loro corpo che cambia. “Gli adulti possono avere mani ben fatte che funzionano per tutta la vita; con la stampa in 3D invece si inizia seguendo il bambino da piccolo e e man mano che cresce ogni due mesi si stampa un nuovo paio di Robohand ”Stampanti che creano una mano o un orecchio, come il prototipo fatto usando come inchiostro della stampante del collagene. Certo la tecnica della biostampa in 3D è ancora gli inizi, ma le promesse per il futuro appaiono già enormi.
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