I cittadini lamentano confini e tariffe impossibili dopo appena tre week-end di sperimentazione e si affaccia l’ipotesi di un referendum per gli orari
(MeridianaNotizie) Roma, 24 settembre 2013 – Bufera a Testaccio per le zone a traffico limitato, i cittadini lamentano confini e tariffe impossibili dopo appena tre week-end di sperimentazione e si affaccia l’ipotesi di un referendum per gli orari. I dieci varchi elettronici, in fase di pre esercizio non vanno giù infatti né a coloro che abitano nella zona chiusa, costretti a versare un contributo troppo esoso, né a coloro che restano fuori dal perimetro “rosso”. Secondo Yuri Trombetti, presidente del consiglio municipale – coloro che restano fuori dal perimetro rosso, non potendo accedere alla Ztl, hanno seri problemi a parcheggiare l’auto per tornare a casa, ogni venerdì e sabato sera, schiacciati dal traffico. Per una parte dei residenti sarebbe inoltre opportuno anticipare l’orario dalle 23 alle 21. Valuteremo anche la possibilità di estendere la Ztl a Monte Testaccio, che rappresenta il vero fulcro della movida notturna per l’alta concentrazione di locali e inspiegabilmente escluso dall’area interdetta al traffico. Per raggiungere la zona sarà potenziato il servizio navetta in partenza da piazza dei Partigiani. Su questi temi potremmo effettuare un referendum e lo proporremo in un consiglio aperto al territorio, fissato al 1 ottobre».
Un incontro pubblico che avrà all’ordine del giorno anche la revisione degli orari e la gratuità del permesso per la prima macchina. Altra nota dolente è l’estensione della stessa Ztl alle strade limitrofe, come via Marmorata, Lungotevere e parte di via Galvani. «Il municipio I – spiega la presidente Sabrina Alfonsi – appoggia le richieste per l’estensione ai residenti della zona perimetrale. Chiediamo anche di rivedere gli orari perché la ztl alle 23 apre grandi problemi: gli orari andrebbero rivisti in tutto il Centro storico e quindi uniformati». Anche in merito all’attivazione dei varchi lo storico quartiere si divide: parte dei residenti la vorrebbe anticipare alle 21 ma per i commercianti si tratta di una possibilità da scongiurare: sono troppe le richieste già protocollate in municipio.
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