“Raccogliendo l’invito del proprietario della Barilla a non mangiare la sua pasta, rilanciamo con una campagna di boicottaggio di tutti i suoi prodotti. Per intanto è già partito su twitter l’hastag #boicottabarilla”. Lo dice in una nota Aurelio Mancuso, presidente dell’associazione omosessuale Equality Italia.
(MeridianaNotizie) Roma, 26 settembre 2013 – “Non faremo pubblicità con omosessuali, perché a noi piace la famiglia tradizionale. Se i gay non sono d’accordo, possono sempre mangiare la pasta di un’altra marca. Tutti sono liberi di fare ciò che vogliono purché non infastidiscano gli altri”. Una dichiarazione che farà discutere, rilasciata ieri da Guido Barilla durante la trasmissione La zanzara di Radio24. Contro l’azienda, che da sempre – anche per il brand della casa Mulino Bianco – si pubblicizza puntando sull’immagine di famiglia perfetta, è scoppiata una campagna di boicottaggio sui social network, in modo particolare su Twitter.
Su Twitter parte il boicottaggio #boicottabarilla – “Raccogliendo l’invito del proprietario della Barilla a non mangiare la sua pasta, rilanciamo con una campagna di boicottaggio di tutti i suoi prodotti. Per intanto è già partito su twitter l’hastag #boicottabarilla”. Lo dice in una nota Aurelio Mancuso, presidente dell’associazione omosessuale Equality Italia. “Nessuno – ha aggiunto Mancuso – ha mai chiesto alla Barilla di fare spot con le famiglie gay, è evidente che si è voluta lanciare una offensiva provocazione per far sapere che si è infastiditi dalla concreta presenza sociale, che è anche un segmento importante di consumatori”.«Nel mulino che vorrei ci sono tutti gay. Boicotta Barilla», è uno dei tweet più gettonati, in riferimento alla pubblicità di una delle linee di prodotti della multinazionale. «Poco male per la pasta, costa troppo e non la compravo neanche prima. Ma gli abbracci mi mancheranno tanto. ciò nonostante: boicotto Barilla», scrive Chiara, mentre Salvatore Visconti twitta direttamente al patron: «Signor Barilla, venga con noi nel XXI secolo». «A questo punto smetterei di comprare pasta Barilla pre se fosse la migliore del mondo. Per fortuna (e per inciso) non lo è», scrive Tito Faraci. I tweet, col passare delle ore, non si contano e, come spesso avviene quando una specifica comunità è oggetto di un attacco, l’indignazione è virale: «Il minimo che dovrebbe fare Barilla è chiedere scusa», «ma per comprare la vostra pasta bisogna essere etero se no la pasta si offende?», «se a comprare la Barilla fossero solo le famiglie tradizionali sposate l’azienda sarebbe già fallita. Sono sempre meno». Qualcuno invita ad estendere il boicottaggio a tutti i marchi collegati alla Barilla, non solo alla pasta: «Barilla possiede Voiello, MulinoBianco, Pavesi: il mio piccolo gesto è non comprare più roba vostra», suggerisce Giusva. Viene aiutato da Nicoletta Briccari, che linka – dal sito istituzionale Barilla – la pagina con l’elenco di tutti i prodotti.
E viene da pensare: per fortuna che dove c’è Barilla c’è casa!
Altre videonews di Cronaca
Falcognana, il Presidio NO Discarica annuncia proteste ad oltranza. Ecco il calendario
Rubavano rame in tutta la città: arrestati sei predoni di oro rosso
Gemelline svizzere scomparse: le indagini approdano in Sardegna, forse sono in mano ai nomadi