La vittima aveva precedenti per rapina, furto e droga e al momento l’ipotesi più accreditata sarebbe quella di una vera e propria esecuzione per colpa di uno “sgarbo” ad un pezzo grosso.
(MeridianaNotizie) Roma, 25 settembre 2013 – Un alone di mistero avvolge ancora l’omicidio di Federico di Meo, il 37enne assassinato ieri mattina a Velletri, freddato da tre colpi di pistola. Secondo gli inquirenti, la vittima sarebbe caduta in una trappola architettata da killer professionisti. L’uomo si è infatti recato sotto casa dei genitori, dopo aver ricevuto una telefonata anonima che lo avvertiva della presenza degli ufficiali giudiziari all’interno dell’abitazione.
Un omicidio in pieno giorno che ha generato sgomento e indignazione da parte dei residenti.Tanti sono ancora i nodi da sciogliere, perciò al momento gli inquirenti non escludono nessuna pista. La vittima aveva precedenti per rapina, furto e droga e al momento l’ipotesi più accreditata sarebbe quella di una vera e propria esecuzione per colpa di uno “sgarbo” ad un pezzo grosso.
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