Pistola in pugno rapina un negozio di abbigliamento di Via Tuscolana e fugge con l’incasso. Con un’indagine lampo la polizia lo individua e lo arresta. Davanti ai giudici dovrà rispondere di rapina a mano armata
(MeridianaNotizie) Roma, 15 settembre 2013 – E’ durata poco la fuga di un rapinatore che, verso le ore 14:00 di ieri, pistola in pugno, è entrato all’interno di un negozio di abbigliamento di via Tuscolana facendosi consegnare dalle commesse tutto l’incasso. L’uomo, impossessatosi di alcune centinaia di euro, si è allontanato dal posto riuscendo a far perdere le proprie tracce. Ai dipendenti del negozio – ancora sotto shock – non è rimasto altro che segnalare al “113” quanto appena accaduto.
Sul posto, dopo pochi minuti, sono giunti gli investigatori del Commissariato Tuscolano, diretto dal dott. Domenico Sannino, che hanno iniziato ad acquisire gli elementi che si sarebbero poi rivelati determinanti per le indagini. Il rapinatore è stato descritto dai testimoni come un uomo sui 30/35 anni, non molto alto, cappello da baseball calato sugli occhi e, soprattutto, con una andatura incerta, quasi claudicante. Proprio l’insieme di questi elementi ha fatto subito pensare gli agenti ad una loro “vecchia conoscenza”.
A.E., queste le sue iniziali – italiano 35enne – è stato individuato poco dopo presso la sua abitazione mentre era in procinto di allontanarsi; aveva evidentemente cambiato il suo abbigliamento, fingendo di non capire i motivi della visita della Polizia. Nel corso della perquisizione domiciliare effettuata, i poliziotti, però, hanno trovato tutti gli abiti indossati nel corso della rapina, scarpe comprese. In virtù degli accertamenti svolti presso l’abitazione, sussistendo il fondato motivo di ritenere che il fermato fosse l’autore di quanto accaduto, è stato quindi condotto in Commissariato per proseguire l’attività investigativa. Nell’atto di accedere all’interno del Commissariato, l’uomo è stato riconosciuto con estrema certezza proprio dalle cassiere del negozio rapinato, che in quel momento erano in attesa di sporgere la relativa denuncia. Anche i vestiti che erano stati già individuati dai poliziotti sono stati riconosciuti dalle vittime come quelli indossati dal rapinatore. A.E., pertanto, è stato arrestato. Davanti ai giudici, che ne hanno convalidato l’arresto, dovrà rispondere di rapina.
La Redazione
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