Gli agenti hanno subito notato, poggiato su un tavolo del corridoio, un involucro dentro un sacchetto ricavato da una busta di plastica per uso domestico e chiusa con un nodo.
(MeridianaNotizie) Roma, 4 settembre 2013 – Quando è scattato l’allarme per il distacco del “braccialetto elettronico” collegato a O.V., nigeriana di 34 anni, agli arresti domiciliari in un quartiere al Casilino, gli agenti del Commissariato di zona, su segnalazione della sala operativa della Questura, si sono recati a casa della donna per verificare la sua presenza in casa, l’hanno trovata in compagnia di un cittadino nigeriano, con il quale stava avendo una lite molto animata. Gli agenti hanno subito notato, poggiato su un tavolo del corridoio, un involucro dentro un sacchetto ricavato da una busta di plastica per uso domestico e chiusa con un nodo.
Hanno così aperto l’involucro e, all’interno, sono stati rinvenuti 5 involucri saldati con materiale in lattice. All’interno degli involucri gli agenti hanno rinvenuto eroina di tipo “brown sugar” per un peso di circa 50 grammi. Hanno così proceduto anche alla perquisizione dell’appartamento e, in un altro sacchetto di plastica nascosto in un pensile della cucina, hanno sequestrato sostanza da taglio per circa 110 grammi. La donna, accompagnata negli uffici del Commissariato Casilino Nuovo, è stata arrestata per detenzione ai fini di spaccio di stupefacente. L’uomo in sua compagnia, N.T., trovato senza documenti di identificazione, è stato invece accompagnato presso l’ufficio immigrazione per gli accertamenti relativi alla sua posizione sul territorio nazionale.
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