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Se ne andava un mito, se ne andavano quei ricci che racchiudevano quello sguardo triste e malinconico difficile da cancellare.
(MeridianaNotizie) Roma, 9 settembre 2013 – Se ne andava 15 anni fa Lucio Battisti. Era il 9 settembre 1998 quando, all’età di 55 anni si spegne alle prime luci del mattino. Un fisico debilitato dalla dialisi, un male che si estende al fegato e al pancreas, un corpo che lotta con dignità, che affronta la malattia con forza e coraggio.
Tra i suoi fan la notizia si diffonde in un attimo lasciando tutti spaesati, spiazzati, tristi, persi. Un’intera generazione si sente orfana del proprio interprete, della propria voce, del “canto libero” che li caratterizzava. Radio e televisioni rivoluzionano i palinsesti, redazioni dei giornali vanno alla ricerca di dettagli ulteriori, i siti internet vengono presi d’assalto. Nell’aria riecheggiano le note dei suoi pezzi più famosi. Si cammina nei “giardini di marzo” alla ricerca di Francesca, si balla sulla note di Linda e si vola sulle ali dell’ ”aquila”.
Se ne andava un mito, se ne andavano quei ricci che racchiudevano quello sguardo triste e malinconico difficile da cancellare. Neanche le beghe tra il Comune di Molteno dove era seppellito fino a pochi giorni fa e la famiglia, che l’ha voluto a San Benedetto del Tronto, sono riusciti a cancellare quel ricordo indelebile dentro il cuore di chiunque, dal più piccolo che canta La canzone del sole, ai più grandi che non si tolgono dalla testa e dall’anima quei “Pensieri e quelle Parole” del grande Lucio.
Il servizio di Cristina Pantaleoni
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