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La portavoce della protesta ha incontrato l’ambasciatore del Giappone per chiedere un impegno concreto delle istituzioni.
(MeridianaNotizie) Roma, 2 settembre 2013 – Ventiduemila delfini vengono uccisi ogni anno in Giappone, perché considerati competitori nella pesca; i delfini più piccoli, sono invece catturati per essere venduti alle strutture di cattività di tutto il mondo. Sono i dati diffusi dal piccolo gruppo di manifestanti dell’Enpa (Ente Nazionale Protezioni Animali), che per il “Japan Dolphins Day 2013”, la giornata mondiale contro il massacro dei delfini, si sono dati appuntamento sotto i cancelli dell’ambasciata Giapponese per protestare pacificamente contro le mattanze dei cetacei, come ci spiega il direttore scientifico Ilaria Ferri. “Oggi siamo qui a Roma come in altre 107 città di tutto il mondo per protestare contro i massacri di delfini in Giappone e contro la cattività. Chiunque si rechi in un delfinario deve sapere di essere complice e corresponsabile di queste terribili mattanze”
Per la prima volta quest’anno l’ambasciata giapponese ha deciso di aprire le porte al dialogo dando udienza alla portavoce della protesta Ilaria Ferri, che ha consegnato all’Ambasciatore una copia del film documentario “The Cove”, premio Oscar 2010.
Il servizio di Diana Romersi
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