GUARDA IL VIDEO
Il Coordinamento dei Precari della Scuola di Roma ha lanciato dalla sede del provveditorato dei pupazzi che rappresentano la
situazione dei docenti trattati dalle istituzioni come burattini
(Meridiananotizie) Roma, 02 settembre 2013 -“Questo è il nostro Stato, siamo appesi al nostro destino come dei fantocci”. È questo il grido disperato che i precari della scuola pubblica lanciano attraverso un’azione dimostrativa dal Provveditorato agli studi di via Pinciani a Roma, in vista del presidio dei precari della scuola che il 4 settembre alle 15.00 si svolgerà di fronte all’USP. Il Coordinamento dei Precari della Scuola di Roma ha lanciato dalla sede del provveditorato oltre a un manifesto esplicativo anche dei pupazzi che rappresentano la situazione dei docenti, trattati dalle istituzioni come burattini senza garanzie ne dignità. L’azione mira a denunciare l’esiguità del personale della scuola assunto a tempo indeterminato, solo 11.000 assunzioni, a fronte di un vero e proprio esercito di lavoratori precari che contribuisce in maniera consistente al funzionamento della scuola statale; sono infatti più di 100.000 i contratti a tempo determinato che il Ministero della Pubblica Istruzione stipula ogni anno.
I precari richiedono inoltre il ritiro di tutti i tagli imposti alla scuola, a partire dalla Gelmini e su questa base, l’assunzione a tempo indeterminato su tutti i posti liberi e vacanti in organico di fatto e di diritto. Una situazione che è tragica anche nel Lazio, dove gli insegnanti precari sono convocati il 6 settembre. “Siamo stanchi di essere prima usati e poi gettati via come rifiuti da uno Stato che dimostra di non avere alcun interesse né per la nostra dignità, né per il nostro lavoro e né tantomeno per le sorti dell’istruzione pubblica” gridano i precari, stanchi di vivere nell’incertezza.
Il servizio di Luisa Deiola
Altre videonews di cronaca
Tornado devasta l’est del Giappone, le immagini trasmesse in diretta tv