“Troviamo paradossale che la Ministra Carrozza abbia annunciato che durante il Consiglio dei Ministri di oggi verrà abolito perchè riconosciuto finalmente come criterio di valutazione ingiusto, ma solo a partire dal 2014 e per tutti gli studenti di quest’anno?”
(MeridianaNotizie) Roma, 9 settembre 2013 – Continua la lotteria dei test d’ingresso. Oggi toccherà a 85.000 aspiranti medici e odontoiatri cimentarsi con le prove d’ammissione e solo 1 su 8 riuscirà ad entrare. L’Udu ha effettuato, prima che gli aspiranti medici entrassero in aula per affrontare il test, un flash mob davanti a La Sapienza con una schiera di ragazzi con una maschera raffigurante un cartello di ‘divieto d’accesso'”. Lo comunica l’Unione degli universitari. Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell’Udu, dichiara: “Il test d’ingresso fatto in questo modo è davvero una lotteria e per noi rappresenta il divieto all’accesso al futuro. Questo è quello che abbiamo voluto sottolineare con il nostro flash mob: un test anonimo che ci priva della nostra identità e ci impedisce di giocarci la nostra chance in università ancora prima di entrarci e di imparare qualsiasi cosa”. Continua il coordinatore nazionale del sindacato studentesco: “Quest’anno più che mai, vista l’introduzione del bonus di maturità che , iniquo e diseguale, andrà ad alterare tutte le classiche finali.
Troviamo paradossale che la Ministra Carrozza abbia annunciato che durante il Consiglio dei Ministri di oggi verrà abolito perchè riconosciuto finalmente come criterio di valutazione ingiusto, ma solo a partire dal 2014 e per tutti gli studenti di quest’anno? Le parole della Ministra rappresentano per tutti gli studenti che hanno sostenuto e che sosterranno la prova quest’anno un’ulteriore beffa, oltre al danno che già hanno. Chiediamo che già oggi venga abolito dal Consiglio dei ministri, altrimenti abbiamo già pronto un Maxi ricorso per farlo abolire dal TAR del Lazio e andremo avanti senza scrupolo. Oggi saremo in tutte le facoltà di medicina d’Italia davanti alle sedi dove si svolgeranno i test per vigilare, come ogni anno, sulle eventuali irregolarità: anche in quel caso, come sempre, saremo pronti a difendere la legalità del concorso pubblico con i ricorsi per risolvere le ingiustizie”.
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