Un atteggiamento che era stato notato anche da Aldo Grasso. Sul Corriere della Sera, all’indomani della puntata-show di Berlusconi da Santoro, il critico s’era chiesto: “Quell’aria di supponenza da dove le deriva? Si crede la più autorevole del reame?”. Aveva addirittura scritto, Grasso, che la Innocenzi “ha un tono così saccente che predispone al peggio il telespettatore”.
(MeridianaNotizie) Roma, 30 ottobre 2013 – Bocciata! Eh si pare che Giulia Innocenzi la professorina di Servizio Pubblico sia stata bocciata all’esame di Giornalismo, per precisione alla prova scritta che prevede una capacità di scrittura e un senso critico-giornalistico maturato con l’esperienza giornalistica. Quella che la Innocenzi ha detto più volte di aver imparato al fianco di Santoro. La pupilla della star di Servizio Pubblico, che ha anche un blog sul Fatto Quotidiano, giurava che quella era per lei una “vera scuola di giornalismo”. E forte di questo bagaglio e della visibilità ricevuta dalla trasmissione aveva più volte criticato direttori di giornali come Maurizio Belpietro e Augusto Minzolini.
Un atteggiamento che era stato notato anche da Aldo Grasso. Sul Corriere della Sera, all’indomani della puntata-show di Berlusconi da Santoro, il critico s’era chiesto: “Quell’aria di supponenza da dove le deriva? Si crede la più autorevole del reame?”. Aveva addirittura scritto, Grasso, che la Innocenzi “ha un tono così saccente che predispone al peggio il telespettatore”.
Pochi mesi fa, Giulia aveva lanciato un appello via internet per cercare un esperto informatico “con tanta voglia di cambiare il mondo”, che però avrebbe lavorato “aggratis”. Una precisazione che le aveva procurato frecciate e critiche. Memorabili gli spot con lei in giro per Roma con la maglietta “loro rubano, tu che fai?” per bacchettare la Casta e l’intollerabile indifferenza dei cittadini.
Ora la fidanzata di Pif, ex Iena e applauditissimo alla Leopolda durante la recente convention renziana, dovrà ripartire da capo. D’altronde, diventare professionista non è una passeggiata. Anche se ti chiami Giulia Innocenzi e frequenti “una vera scuola di giornalismo” come quella di Santoro. Certo non è bello infierire su una collega bocciata, ma essere pungenti in questo mondo non guasta mai. O forse si Giulia?
Cristina Pantaleoni
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