E’ questo il quadro allarmante dei dati sull’inflazione nella Capitale nel mese di settembre 2013 realizzati e analizzati dalla UIL Roma e
Lazio
(MeridianaNotizie) Roma, 17 ottobre 2013 – Diminuiscono i consumi e aumentano i prezzi: è questo il quadro allarmante dei dati sull’inflazione nella Capitale nel mese di settembre 2013 realizzati e analizzati dalla UIL Roma e Lazio. A farne le spese sono i settori della ristorazione, della comunicazione e dell’infanzia. Aumenta il costo di beni quali frutta, olio, zucchero, carne, caffè e the. Diminuisce dunque l’affluenza a bar e ristoranti, ma aumentano i costi. Nel solo mese di settembre i servizi ricettivi e di ristorazione hanno registrato un incremento del 3,7% rispetto al mese di agosto e dell’1,9% rispetto a settembre 2012. Con un’impennata nei servizi di alloggio che nell’arco di un solo mese registrano un +16,8%. In aumento anche l’intero settore infanzia: dall’istruzione (+1,8% per scuola dell’infanzia e istruzione primaria), ai libri (+1,5), al settore giocattoli e hobby (+9,7%).
Per la prima volta, si registra invece una diminuzione nel settore dei trasporti (-2,2% rispetto ad agosto), con un calo del 28,1% di quello aereo e del 39% di quello marittimo. In forte diminuzione anche i pacchetti vacanza che, dopo l’impennata di giugno – luglio scorsi, registrano adesso un -19,7% rispetto ad agosto. Invariato il costo di acqua ed energia per uso domestico. In aumento invece quello del gasolio per riscaldamento (+1,1%). E un lieve aumento si registra anche nel settore mobili e arredi (+1%). Ancora in calo il settore comunicazioni: apparecchi telefonici e telefax registrano un -2,9% rispetto allo scorso mese e un -10% rispetto al 2012. In diminuzione anche i servizi di telefonia (-5,5% rispetto a settembre 2012 e -1,2% rispetto ad agosto 2013). Invariati rispetto allo scorso mese i costi dei generi alimentari e bevande, che però registrano un +2% rispetto all’anno precedente. Nello specifico, rispetto al 2012, aumentano del 5% la frutta, del 3,7% l’olio, del 3,2% zucchero e dolciumi, del 2,3% la carne, dell’ 1,5% caffè e tè.
“Un’inflazione che, nonostante il dato per la prima volta positivo dei trasporti, sembra non lasciare tregua ai romani – commenta il segretario generale della Uil di Roma e del Lazio. Pierpaolo Bombardieri – Continuano ad aumentare i servizi di primaria importanza, come generi alimentari, alloggi, istruzione che, se sommati al costo elevato delle tasse che i cittadini romani sono costretti a pagare, ai dati sulla disoccupazione e ad un welfare di prossimità inesistente, ci da’ il quadro purtroppo di una città sempre più distante dai problemi quotidiani e sempre meno vivibile per i cittadini e lavoratori. Nonostante oltre il 90% della popolazione concentri le spese in occasioni di offerte e saldi e nonostante circa l’88% acquisti solo prodotti strettamente necessari, i cittadini continuano a dover rinunciare persino a beni e servizi di primaria importanza, come le cure mediche (-15% in tre anni) o la manutenzione degli impianti e degli elettrodomestici di casa (-22,2%)”.
di Luisa Deiola
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