Requisito essenziale per presentare proposte progettuali è rientrare nella definizione di “organismo di ricerca” ed avere almeno una sede operativa nella Regione. L’importo minimo finanziabile è pari a 500mila euro.
(MeridianaNotizie) Roma, 15 ottobre 2013 – 15mln di euro, questa la cifra che la Regione Lazio cofinanzierà, attraverso un avviso pubblico, per proposte progettuali presentate da Università ed Enti di ricerca che realizzino e facilitano i rapporti di collaborazione con le imprese, agevolino il trasferimento tecnologico e favoriscano la fruizione e la diffusione dei risultati della ricerca. Ad illustrare le linee guida del nuovo bando per la Ricerca, il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti ed il vicepresidente Massimiliano Smeriglio. La Regione, con questo bando, intende promuovere il sistema della ricerca ed innovazione regionale mediante la valorizzazione delle infrastrutture di ricerca presenti sul territorio ed il sostegno delle attività orientate all’accrescimento della competitività tecnologica del Lazio.
Dei 15mln di euro, 12mln saranno destinati al finanziamento di progetti di ricerca presentati da Università ed Enti di ricerca pubblici, con una copertura del 100% dei costi effettivamente sostenuti e documentati, mentre i restanti 3mln andranno a cofinanziare progetti dei Centri di ricerca privati nella misura massima del 50%. Requisito essenziale per presentare proposte progettuali è rientrare nella definizione di “organismo di ricerca” ed avere almeno una sede operativa nella Regione. L’importo minimo finanziabile è pari a 500mila euro e la durata dei progetti non dovrà superare i 24 mesi dalla data di sottoscrizione della convenzione. “In questi giorni ascolteremo consigli e suggerimenti per sperimentare anche una forma nuova di dialogo col mondo dell’università e della ricerca, perché credo che sia un patrimonio inestimabile della nostra regione alla quale dobbiamo dare fiducia”, ha sottolineato Zingaretti.
Tre sono i concetti chiave di questa iniziativa, è Massimiliano Smeriglio ad elencarli: “la centralità della conoscenza nel modello di sviluppo che proveremo a mettere in campo; la dimensione di ascolto e co-progettazione, cioè l’idea che il bando si costruisce insieme, si co-progetta, si ascoltano gli attori, le Università ed i Centri di ricerca ed i Poli tecnologici e, terzo, la capacità di partnership internazionale ed uno sguardo globale e, terzo, l’idea di entrare in connessione più forte col mondo, di sprovincializzare un po’ le nostre abitudini e far entrare dentro questo sistema gli addetti scientifici di Cina, India, Germania, Gran Bretagna, Francia, Brasile, i paesi emersi che negli ultimi dieci anni hanno stravolto l’economia mondiale. Perché abbiamo molto da portare dal punto di vista della nostra tipicità sul sistema della ricerca, ma abbiamo anche molto da imparare da chi, in questi anni, ha corso davvero a livello mondiale”.
“Nel 2014 ci sarà un secondo bando da 40 milioni di euro e, soprattutto, l’idea di arrivare pronti alla programmazione dei nuovi bandi del fondo sociale europeo, cioè le risorse europee: 780 milioni di euro, che avremo a disposizione dal 2014 al 2020. Se saremo capaci di mettere in connessione virtuosa la ricerca con l’alta formazione davvero faremo fare un passo in avanti al sistema Lazio”, ha concluso Smeriglio.
Il servizio di Mariacristina Massaro
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