(MeridianaNotizie) Roma, 7 ottobre 2013 – «La prossima settimana presenteremo a Milano la richiesta di affidamento ai servizi sociali». Annunciava cosi 22 ore fa Franco Coppi, uno dei legali di Silvio Berlusconi. L’avvocato difensore del Cavaliere sottolinea come la richiesta non preveda l’indicazione precisa delle modalità di espletamento. «Presenteremo la richiesta, salvo imprevisti e poi saranno i magistrati di Milano a decidere. Quando il giudice fisserà le prescrizioni potremo concordare le eventuali modalità». Non è escluso che l’ex premier possa essere affidato ai servizi sociali anche nella capitale, in ragione dello spostamento nelle scorse settimane della residenza a palazzo Grazioli a Roma. E già oggi si sono fatte avanti associazioni, comuni e comunità che si sono messe in fila per ospitarlo.
Dopo l’appello di Mario Capanna, il 6 ottobre era stato don Antonio Mazzi, fondatore della casa di recupero per tossicodipendenti Exodus, a formulare la richiesta: «Gli farei raccogliere pomodori. Basta che stia lontano dalle prostitute». Il prete, che già aveva seguito Lele Mora, lo accoglierebbe non tanto per punirlo: «Vorrei lavorare alla sua redenzione. Mi piacerebbe essere io a buttarlo giù dal letto la mattina e a invitarlo a rimettere a posto le lenzuola. Dovrebbe fare silenziosi e umili lavori manuali, a partire dalla pulizia del bagno, come faceva quando aveva 15 anni e non aveva tutto il potere a cui si è abituato ora».
Da Napoli è arrivata il 7 ottobre la richiesta di autorizzare il Cavaliere a scontare la sua condanna nell’associazione nazionale NoiConsumatori, «lavorando e impegnandosi per la tutela dei diritti, dell’informazione e dei consumi dei cittadini oggi più che mai in crisi e vittime dei poteri forti». La proposta è stata formulata dal presidente dell’associazione, l’avvocato Angelo Pisani: «Il direttivo dell’associazione ha deciso di chiedere all’autorità giudiziaria che Berlusconi sia affidato a una delle sedi territoriali di NoiConsumatori tra Roma, Napoli o Milano per il periodo e con le modalità ritenuti opportuni».
L’associazione, secondo Pisani, «è la sede giusta considerate le iniziative legali e sociali a tutela dei cittadini e contribuenti vittime di ingiustizie e crisi economiche tramite il richiamo e rispetto ai valori costituzionali, e valutata l’esperienza e le capacità di Berlusconi, ma anche i benefici che il soggetto potrebbe ricevere dal confronto diretto dei problemi quotidiani dei cittadini, ponendosi così al servizio dei più deboli».
“Il sindaco Mario Cacciotti si fa avanti in merito all’affidamento in prova ai servizi sociali dell’on. Silvio Berlusconi e propone di ospitarlo a Colleferro”. Lo comunica, in una nota, il Comune di Colleferro. “Sono a disposizione per accoglierlo nella nostra città – dice il Sindaco -. Ci sono qui da noi diversi settori dei quali Berlusconi potrebbe occuparsi e nei quali potrebbe dare un contributo significativo per la nostra Comunità. Ad esempio si potrebbe occupare del museo marconiano, più in generale delle questioni legate alla cultura, o anche delle stesse problematiche dei servizi sociali. Non mancano di certo temi nei quali una persona con la sua esperienza possa impegnarsi ottenendo dei buoni risultati. Ad ogni modo il nostro Comune è fin da ora disponibile”.
Tutti lo vogliono ma nessuno se lo piglia (ai servizi sociali). Si stanno facendo avanti tutti, dalle più piccole comunità alle grandi associazioni. Eppure lì al Governo non lo vuole più nessuno
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