“I Tom Cruise de noantri” ieri pomeriggio alle ore 15.50 hanno infatti messo a segno un colpo grosso nella gioielleria “Montagnani”, in via Boccea. E hanno utilizzato la stessa tecnica del buco, come gli sfortunati e simpatici protagonisti del film di Mario Monicelli, “I soliti Ignoti”.
(MeridianaNotizie) Roma, 31 ottobre 2013 – Degli emuli di Mission Impossible sicuramente. Per guadagnarsi l’ingresso nella gioielleria infatti non hanno usato un’auto ariete e neppure hanno scardinato la porta d’ingresso con astuzie e abilità. I componenti della banda, hanno preferito calarsi direttamente dal soffitto, attraverso un buco praticato nel pavimento dell’appartamento al piano superiore rispetto al negozio che avevano progettato di “visitare”. E dal quale, poi, si sono defilati utilizzando una fune con il bottino in spalla.
“I Tom Cruise de noantri” ieri pomeriggio alle ore 15.50 hanno infatti messo a segno un colpo grosso nella gioielleria “Montagnani”, in via Boccea. E hanno utilizzato la stessa tecnica del buco, come gli sfortunati e simpatici protagonisti del film di Mario Monicelli, “I soliti Ignoti”. Solo che loro, esperti e veloci, il colpo l’avevano studiato talmente bene da far coincidere l’assenza degli inquilini dell’abitazione, utilizzata come base d’accesso, con la chiusura del negozio. Una volta “trivellato” il pavimento – forse con scalpello e martello pneumatico – si sono calati nella gioielleria arraffando tutti i preziosi in esposizione. Un’arma sarebbe stata ritrovata. Vista l’apertura pomeridiana della gioielleria di lì a breve, i banditi non si sono neanche presi la briga di forzare la cassaforte, dileguandosi dallo stesso appartamento con un malloppo il cui valore, ancora non quantificato, non sarebbe comunque inferiore ai 100mila euro tra preziosi, orologi e argenteria.
Ad avvertire il 113, inizialmente per segnalare una rapina in corso, è stato il personale di sicurezza della gioielleria subito dopo che l’allarme ha iniziato a suonare. Sul posto cinque volanti e gli uomini della Scientifica per i rilievi. Al vaglio degli agenti del Commissariato Aurelio, titolari delle indagini, le possibili impronte lasciate dalla banda ma anche e soprattutto i filmati delle telecamere di videosorveglianza all’interno e all’esterno della gioielleria. Qualcuno tra i numerosi passanti a quell’ora e tra gli stessi inquilini del palazzo al civico 201 – confinante con il negozio di preziosi e nel quale si trova l’appartamento utilizzato come “portale” -, potrebbe aver notato il gruppo di ladri entrare o uscire a colpo fatto. Non è escluso, infatti, che i banditi siano entrati nel palazzo attraverso una finestra, così da evitare gli sguardi indesiderati dei testimoni.
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