Critiche alla manovra di “spending review” Zingaretti da parte di Francesco Storace. Rimarrebbero problemi e criticità, ci sarebbe stato bisogno di “più dialogo”
(MeridianaNotizie) Roma, 11 ottobre 2013 – In occasione della manovra volta alla “spending review” dell’amministrazione Zingaretti, Francesco Storace, vice Presidente del Consiglio Regionale del Lazio e segretario nazionale de “La destra”, ha comunicato su “il Giornale d’Italia” e sul sito del suo partito la sua contrarietà. “Quando si parla di spending review si pensa sempre ad una sorta di paradosso – ha dichiarato l’ex deputato – nel quale le istituzioni fanno ammenda dei loro eccessi, ma non e’ sempre così; tra il silenzio generale e’ in atto alla regione Lazio una rivisitazione del tutto soggettiva del riordino delle società regionali che fanno capo a Sviluppo Lazio, con l’intento ‘bellicoso’ di eliminare sprechi e inefficienze“. La Giunta Regionale non ammetterebbe errori e bisognerebbe cambiare solo chi gestisce il tesoretto. La Giunta avrebbe presentato, attraverso l’assessore allo Sviluppo economico e attività Produttive, Guido Fabiani, un piano “anni luce lontano dal risolvere i problemi che attanagliano alcune delle partecipate regionali“.
La motivazione starebbe tutta nei numeri. L’amministrazione sembrerebbe non tener conto delle problematiche che interessano il comparto economico del Lazio. Rimarrebbero criticità “tanto per i lavoratori quanto per la mission che la nuova società regionale dovrà assolvere nei prossimi anni“. Non si comprenderebbe bene il piano industriale, sia in termini di contenimento costi, sia per quanto riguarda il sostegno alle imprese. La proposta della Giunta di affidare a soggetti privati l’affidamento di eventuali risorse pubbliche sarebbe “un salto nel buio del tutto inspiegabile“. Dal presidente della Regione Storace ha affermato che si sarebbe aspettato “più cautela e una maggiore disponibilità al confronto“. Scettico anche sulle banche: “persino con Banca Impresa Lazio , che non sono stati in grado finora di difendere di fronte all’ingerenza di Bankitalia, e Unionfidi, non si prospettano soluzioni concrete per il credito alle imprese della regione“. Inoltre un attacco diretto a Zingaretti che “pare non preoccuparsi delle vicende che interessano il futuro dei lavoratori e quello delle imprese” e “abdica al suo ruolo pubblico in favore dei privati; la politica, caro presidente, non e’ sempre (e solo) numeri, ma qualche volta anche cuore“. Ha concluso con una battuta da campagna elettorale “immagina di eleggere un presidente che abbraccia la nonnetta; immagina di eleggere un presidente che parli a tutti; immagina un nuovo inizio; immagina una regione di persone capaci e non di raccomandati; immagina una regione trasparente perché non ha niente da nascondere; immagina un’assistenza sanitaria efficiente e vicina alle persone: beh, caro presidente, oggi puoi sussurrarci amorevolmente in un orecchio: sveglia ragazzi, stavate sognando…”.
Aurelio Ponzo
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