E’ questo il messaggio che medici e pazienti oncologici lanciano in occasione della presentazione del cortometraggio
(MeridianaNotizie) Roma, 7 ottobre 2013 – Quando il tumore invade la vita fino quasi a renderla insopportabile, la via di uscita è abbattere il muro di silenzio, e raccontare come ci si sente al medico, al partner, alle persone care. E’ questo il messaggio che medici e pazienti oncologici lanciano in occasione della presentazione del cortometraggio “Insieme” presentato a Roma nel corso della VI edizione del Festival Internazionale del Cortometraggio Corti and Cigarettes 2013. Dopo il trauma della diagnosi comincia la battaglia contro la malattia e il duro confronto con la chemioterapia segnato dalla comparsa di effetti collaterali che devastano la quotidianità.
Ed è proprio sulla gestione degli effetti che secondo gli oncologi bisogna lavorare: un’attività che si basa su un concetto chiave: il paziente deve comunicare i suoi sintomi e non pensare che sia normale provare tanta sofferenza, come spiega Domenica Lorusso, Dirigente medico dell’ Istituto Nazionale Tumori di Milano. “I pazienti difficilmente parlano dei loro problemi con il medico curante perchè da un lato gli oncologi si concentrano solo sulla sopravvivenza del paziente, dall’altro i pazienti non manifestano i loro bisogni perché attengono spesso ad argomenti intimi con i quali temono di mettere in imbarazzo i medici» spiega Anna Costantini, Presidente della Società Italiana di Psico-Oncologia. Secondo Annamaria Mancuso, Presidente di Salute Donna onlus, oggi si riesce a vincere la battaglia contro il cancro, ma è fondamentale che il paziente si liberi delle proprie paure relazionali. Come insegna il cortometraggio dunque che racconta la quotidianità e i problemi di una giovane donna colpita da tumore, solo insieme si può superare la malattia, sfidando le barriere non solo mediche ma anche emotive.
Il servizio di Luisa Deiola
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