Le testimonianze pervenute in Associazione raccontano come l’unico annuncio per spiegare quell’accumulo straordinario di gente rivelasse l’esistenza di un “allarme porte” in un mezzo in direzione Battistini, che ha causato la sospensione del servizio.
(MeridianaNotizie) Roma, 13 novembre 2013 – L’ennesimo sciopero del trasporto pubblico: il caos oggi era più che prevedibile, ma non fino a questo punto. Lo sciopero di 4 ore, proclamato dai sindacati confederali dalle 9 alle 13, ha riguardato autobus, metropolitane e treni, creando numerosi disagi per gli utenti che quotidianamente usufruiscono dei mezzi pubblici. Ma oggi i disagi hanno superato il limite di tollerabilità, perché il problema non è stato solamente lo stop del servizio.
L’Associazione infatti ha ricevuto segnalazioni da parte di cittadini esasperati, bloccati alla Stazione Termini in balia di una vera e propria marea di persone senza controllo. Come documentato dalle foto in allegato, le persone, ammassate l’una contro l’altra e limitate nei movimenti, occupavano completamente l’atrio, le scale e le banchine. Lo spettacolo che si è presentato oggi era veramente sconvolgente, ma la cosa ancor più grave è stata la totale assenza di assistenza e una fin troppo scarsa informazione agli utenti.
Le testimonianze pervenute in Associazione raccontano come l’unico annuncio per spiegare quell’accumulo straordinario di gente rivelasse l’esistenza di un “allarme porte” in un mezzo in direzione Battistini, che ha causato la sospensione del servizio. Insomma, l’ennesimo guasto. Ma, chiedono i cittadini al Codici, come è possibile che il guasto di una sola metro possa provocare il blocco completo del servizio? In effetti la domanda è lecita, visto che generalmente, quando si rompe un mezzo, ce ne sono tanti altri a disposizione. Invece stamattina le persone sono state ferme, ammassate l’una con l’altra, in attesa di una metro che per troppo tempo non si decideva a passare.
Ma, come già accennato, l’elemento di maggiore gravità è stata la totale mancanza di assistenza: il personale Atac era completamente assente in quella mare di gente. E se qualcuno si fosse sentito male? O se qualcuno avesse avuto bisogno di assistenza o informazioni? I cittadini, raccontano alcune testimonianze, si sono sentiti completamente soli, abbandonati in quella folla anonima di persone. “Oggi sono molti i cittadini che hanno dovuto rinunciare a raggiungere il posto di lavoro – commenta Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del Codici – Chi poteva è tornato indietro, altri, che magari erano a metà strada, sono rimasti bloccati, visto che il caos ha prolungato i tempi, facendo scattare le nove, orario di inizio dello sciopero. Il servizio presenta già di per sé molte carenze, ce lo testimoniano quasi quotidianamente gli utenti, ed è inammissibile che anche nelle situazioni di emergenza come quella odierna non sia garantita un’adeguata assistenza agli utenti”.
La Redazione
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