Successo per il test del primo vaccino terapeutico contro l’HIV sperimentato su bambini. Si è svolto all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Il farmaco potrebbe essere messo in commercio entro qualche anno.
(MeridianaNotizie) Roma, 29 novembre 2013 – All’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma è stato sperimentato con successo il vaccino terapeutico contro l’HIV per bambini, primo al mondo.
Il test si è svolto su 2 gruppi, per un totale di 20 bambini malati di Aids ed è durato 2 anni. Lo comunica la rivista scientifica open source “PLoS ONE“, che permette a tutti gli studiosi e ricercatori del mondo di accedere ai risultati degli studi, che potranno essere arricchiti o modificati dai contributi dei lettori stessi. A dirigere la sperimentazione è stato il dottor Paolo Palma, immunoinfettivologo dell’equipe del professor Paolo Rossi, in collaborazione con la cattedra di Pediatria l’Università “Tor Vergata” di Roma. Lo studio si è svolto su bambini infetti per via materna, che rappresenta un tipo di trasmissione della malattia che riguarda il 95% dei nuovi casi nel mondo.
Il vaccino, unito in uno dei due gruppi di bambini alla terapia antiretrovirale classica, ha permesso un importante aumento di risposte immunologiche potenzialmente, idonee a controllare la replicazione del virus dell’HIV. Tale vaccinazione, secondo le indicazioni degli esperti, permette a un malato di poter reagire all’HIV tenendolo sotto controllo, mentre non esiste ancora, purtroppo, un vaccino preventivo. Il vaccino è stato realizzato in Svezia, a Stoccolma, dal Karolinska Instituet, grazie al lavoro del gruppo guidato dalla dottoressa Britta Wahren. Nel corpo dei pazienti è stato somministrato il DNA di una proteina del virus. Tali informazioni genetiche permettono al sistema immunologico di reagire all’HIV. La cellula che riceve il DNA del virus inizia a sintetizzarlo, migliorando notevolmente la reazione.
L’obiettivo della sperimentazione è quello di giungere alla sospensione dell’utilizzo di farmaci, che rappresenta un traguardo importante per eliminare diverse insidie. Tra queste c’è il rischio di fallimento dovuto alla sospensione della terapia, la quale nel lungo periodo ha comunque effetti tossici. Da considerare anche la notevole riduzione dei costi, sia per il paziente, sia per lo Stato (un anno di terapia costa circa 20.000 euro). Il farmaco, che ha ottenuto il via libera dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), si spera che possa “essere disponibile sul mercato entro qualche anno’, come ha dichiarato Paolo Palma.
Aurelio Ponzo
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