In piazza, anche una delegazione di Casapound guidata da Simone di Stefano, che è stato recentemente condannato a tre mesi per furto di bandiera.
(MeridianaNotizie) Roma, 18 dicembre 2013 – I primi manifestanti sono accorsi al presidio da questa mattina con tricolori e striscioni che inneggiano al “Popolo Sovrano” contro “politici e sindacati”, l’inno di Mameli e i cori rivolti “alla rovina dell’Italia”, “la classe politica da cacciare”. “Siamo autorizzati a restare qui fino a mezzanotte”, ha fatto sapere il leader del Movimento dei Forconi Danilo Calvani. “Qui c’è il popolo – ha proseguito – questo mette paura al potere. Il popolo andrà avanti, arriveremo al bersaglio tutti uniti”. “Avanti a oltranza anche dopo Natale con i presidi, finchè i politi non se ne vanno”, ha aggiunto.
Ma l’appuntamento in Piazza del Popolo è stato un mezzo flop. Accorsi i manifestanti da Genova, Firenze, Reggio Emilia e dalla Sicilia, non sono riusciti a riempire la piazza romana, rimasta semivuota. Molti tra i partecipanti hanno abbandonato il sit-in dopo qualche ora. In piazza, anche una delegazione di Casapound guidata da Simone di Stefano, che è stato recentemente condannato a tre mesi per furto di bandiera: “Sciogliamo le Camere subito, popolo al voto”, ha gridato.
Intanto, a piazzale dei Partigiani, dove un presidio dei Forconi è fisso già da qualche giorno, è stata ritrovata una cimice. “Non abbiamo nulla da nascondere – ha commentato Enrico Leoni, portavoce dei Cittadini italiani del movimento 9 dicembre – la cimice non serve”.
Il servizio di Diana Romersi
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