L’accordo, della durata di tre anni, stabilisce che la Regione e gli Ordini delle province del Lazio abbiano da oggi una banca dati comune relativa a titoli di studio e certificati di specializzazione che renderà più semplice individuare chi esercita la professione medica senza averne il diritto e le competenze
(MeridianaNotizie) Roma, 19 dicembre 2013 – Combattere il fenomeno dell’abusivismo e del prestanomismo sanitario, migliorando la qualità dei servizi offerti ai cittadini: questo l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato in mattinata dal governatore del Lazio, Nicola Zingaretti ed i presidente provinciali dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri. L’accordo, della durata di tre anni, stabilisce che la Regione e gli Ordini delle province del Lazio abbiano da oggi una banca dati comune relativa a titoli di studio e certificati di specializzazione che renderà più semplice individuare chi esercita la professione medica senza averne il diritto e le competenze.
L’accordo prevede inoltre la creazione, senza oneri aggiuntivi per il Lazio, di un Osservatorio tecnico per verificare, con cadenza semestrale, lo stato di attuazione del protocollo: sarà composto da uno o più rappresentanti della Regione, dai Presidenti degli Ordini provinciali dei Medici e degli Odontoiatri e da un delegato per ciascuno delle Commissioni Albo Odontoiatri, da un rappresentante del Comune, da un esperto legale designato dalla Regione, da un esperto universitario con delega del Ministero Salute per il riconoscimento delle lauree conseguite all’estero, da un rappresentante delle forze dell’ordine e da un consulente per la comunicazione e la diffusione tramite i mezzi di informazione delle attività designato dalla Regione.
Un’importante novità introdotta dal protocollo è quella di sfruttare le nuove tecnologie per la lotta all’abusivismo: da oggi Regione e Ordini dei Medici e degli Odontoiatri collaboreranno allo sviluppo di un’applicazione informatica che consenta all’utente di avere una mappatura precisa della dislocazione, sul territorio regionale, degli studi medici e odontoiatrici all’esterno dei quali sarà apposto un Qrcode che ne certificherà la regolarità amministrativa e professionale. Infine, sarà attivato a breve anche un numero verde informativo, affiancata da una campagna di comunicazione. Per Roberto Lala, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma, “l’abusivismo è una piaga che dilaga nel nostro Paese, con un incremento esponenziale verso il sud: ritengo che, nel Lazio, su 50mila medici e 8mila odontoiatri ci saranno almeno 6/7mila abusivi. Abusivismo vuol dire danneggiare il paziente che non viene curato da chi dovrebbe essere in grado di assisterlo e questo danneggia sia lui sia la Regione, perché provoca un aumento del bisogno di cure e quindi di spesa pubblica”.
Il servizio di Alexander Sciarra
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