Coccìa: “I due lupi non potevano essere rilasciati in natura a causa di danni fisici riportati e dei condizionamenti comportamentali dovuti alla vicinanza con l’uomo durante il periodo di degenza”
(MeridianaNotizie) Roma, 20 gennaio 2014 – Scialla e Pasqualino, sono questi i nomi dei due lupi italiani accolti per la prima volta dal Bioparco di Roma dopo essere stati vittime di incidenti causati dall’uomo. La femmina, Scialla ha 3 anni e proviene dal Centro di Recupero del Parco Nazionale d’Abruzzo, dopo essere stata trovata con un laccio legato alla zampa, quello usato dai bracconieri per la cattura dei cinghiali.
Il maschio, Pasqualino, età presunta undici anni proviene dalla Toscana ed è stato investito da una macchina. In condizioni molto gravi, anche a causa di un avvelenamento, dopo i primi soccorsi è stato trasferito nella riserva del Corpo Forestale dello Stato di Popoli, in provincia di Pescara.
“Per entrambi c’è voluto molto tempo perché avvenisse il recupero fisico. I due lupi non potevano essere rilasciati in natura a causa di danni fisici riportati e dei condizionamenti comportamentali dovuti alla vicinanza con l’uomo durante il periodo di degenza, ha sottolineato Federico Coccìa, presidente della federazione Bioparco di Roma.
Il servizio di Mariacristina Massaro
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