Durante la mattinata è stato proiettato il film documentario del giornalista Rai Roberto Olla “L’amore dopo la tempesta”, realizzato con le immagini tratte dal viaggio della Memoria organizzato da Roma Capitale
(MeridianaNotizie) Roma, 27 gennaio 2014 – Ricordare lo sterminio del popolo ebraico, le vittime del nazismo e del fascismo per tenere viva la Memoria e coltivare la speranza sul futuro delle nuove generazioni. Con questo spirito Roma Capitale ha celebrato in mattinata il Giorno della Memoria insieme alle scolaresche che hanno partecipato al viaggio ad Auschwitz lo scorso ottobre. Protagonisti dell’evento all’Auditorium Parco della Musica i sopravvissuti ai campi di concentramento, Piero Terracina e Sami Modiano. Alla presenza del ministro per l’integrazione Cécile Kyenge, del sindaco Ignazio Marino e dell’assessore capitolino alla Scuola, Alessandra Cattoi.
Due studentesse poi in rappresentanza delle scolaresche che hanno partecipato al viaggio sono salite sul palco per condividere le loro emozioni rispetto alla visita ad Auschwitz e Birkenau. Durante la mattinata è stato proiettato il film documentario del giornalista Rai Roberto Olla “L’amore dopo la tempesta”, realizzato con le immagini tratte dal viaggio della Memoria organizzato da Roma Capitale. Il docufilm approfondisce la storia d’amore tra Sami Modiano e sua moglie Selma, sopravvissuta nascosta nelle montagne di Rodi, donna coraggiosa senza la quale Sami non sarebbe diventato uno dei più grandi testimoni della Shoah.
“Questo incontro con gli studenti delle scuole di Roma giunge al termine di una settimana molto toccante e commovente. Nel Tempio Maggiore di Roma ho potuto ascoltare i racconti dei sopravvissuti ai campi di sterminio, guardare i loro visi, le loro mani, sentire la forza delle loro voci e, nello stesso tempo, osservare i volti attenti ed emozionati dei ragazzi presenti. Dobbiamo imparare da questi eroi che hanno avuto il coraggio di parlare, nonostante il dolore dei ricordi e di denunciare atrocità e malvagità. Da loro i nostri giovani devono prendere esempio per costruire una società che, partendo dalla memoria, sappia fare delle differenze un valore e per far sì che mai più un uomo possa essere considerato inferiore e possa essere perseguitato, a causa della propria origine etnica o della propria religione”, ha sottolineato la Kyenge.
“Come sindaco e come uomo ritengo che la memoria sia un valore non negoziabile e che la sua salvaguardia rappresenti un preciso dovere di ogni istituzione, specialmente nei riguardi delle nuove generazioni. Per questo motivo abbiamo deciso di rendere gli studenti romani protagonisti delle celebrazioni del Giorno della Memoria, insieme ai testimoni di quell’orribile pagina della storia dell’Uomo che è stata la Shoah. E’ nelle scuole, infatti, che prende vita e forma il futuro di ogni società, ma sappiamo anche che non può esserci alcun futuro senza memoria”, ha dichiarato Marino.
Il servizio di Mariacristina Massaro
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