secondo il presidente degli animalisti italiani, Walter Caporale, “salvare una vita è un gesto che andrebbe premiato e non condannato”
(MeridianaNotizie) Roma, 7 febbraio 2014 – Assoluzione per il tenente Barbara Balanzoni, rea di aver salvato la vita di una gatta in Kosovo, aiutandola a partorire. Si tratta solo della prima udienza. L’ufficiale dovrà presentarsi davanti al Tribunale Militare di Roma il prossimo 7 marzo e di nuovo il 4 aprile per difendersi contro altri due capi d’imputazione ovvero ingiuria e diffamazione.
“Salvare una vita è un gesto che andrebbe premiato e non condannato.” Ha sottolineato il presidente degli animalisti italiani, Walter Caporale che insieme a un gruppo di volontari hanno manifestato davanti la sede del tribunale in via delle milizie per mostrare solidarietà al tenente Balanzoni.
“Disobbedienza aggravata continuata” è l’accusa da cui l’ufficiale è stata assolta. Tale accusa fa riferimento all’intervento computo in una missione in Kosovo, nella città di Pec, durante la quale la soldatessa, 39enne medico rianimatore, aveva aiutato una gatta partoriente non in grado di espellere un feto morto dall’utero, non rispettando l’ordine scritto, datato 6 maggio 2012, a firma del comandate della Base e riguardante il divieto di avvicinare o farsi avvicinare da animali selvatici, randagi o incustoditi.
Servizio Teresa Ciliberto
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