L’associazione si è perciò recata alla sede del ministero di viale Trastevere, insieme all’ufficiale giudiziario Vittorio Silverini, , per “riscuotere” il risarcimento che spetta a Tiziana, un’insegnante precaria da 9 anni.
(MeridianaNotizie) Roma, 6 febbraio 2014 – “Il Ministero dell’Istruzione non paga? Allora pignoreremo la poltrona del ministro Carrozza”. Scende in campo il Codacons promettendo battaglia contro lo Stato per i mancati pagamenti di oltre 300.000 euro di debiti già accertati verso i precari della scuola. “La nostra è una lotta contro la precarietà, in particolare quella del mondo scolastico. – spiega il presidente del Codacons Carlo Rienzi – Abbiamo vinto già diversi ricorsi ma il ministero non vuole pagare”. “Le direttive europee vietano di sfruttare un lavoratore con un lavoro precario. – aggiunge il presidente del Codacons – Noi abbiamo portato avanti 2000 cause in tutta Italia per i precari della scuola, che sono tra le categorie più sfruttate, e abbiamo già ottenuto oltre 300 sentenze di condanna dello Stato a risarcire i danni. Ma non finisce qui. “Allargheremo la battaglia agli altri settori del pubblico” conclude Rienzi.
L’associazione si è perciò recata alla sede del ministero di viale Trastevere, insieme all’ufficiale giudiziario Vittorio Silverini, , per “riscuotere” il risarcimento che spetta a Tiziana, un’insegnante precaria da 9 anni. Ma il tentativo dell’associazione dei consumatori è fallito a causa dell’opposizione di Jacopo Greco, direttore dell’Ufficio risorse, che ha impedito il pignoramento.
Il servizio di Simona Berterame
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