Tanti i buoni propositi del sindaco di Roma, ma dopo 8 mesi mancano ancora i fatti. L’associazione 21 Luglio punta il dito contro il centro di accoglienza “Best House Rom”, giudicato illegale
(MeridianaNotizie) Roma, 3 marzo 2014 – Malgrado i buoni propositi iniziali, ad otto mesi dal suo insediamento, la politica della giunta Marino appare caratterizzata ancora una volta da misure segregative e discriminatorie verso rom e sinti di Roma, oltre che da una mancanza di strategia e spreco di risorse pubbliche. Questo è quanto emerge da “Senza Luce”, un rapporto sulla squadra del sindaco genovese presentato dall’Associazione 21 Luglio. In appena 8 mesi l’amministrazione ha condotto 17 sgomberi forzati, remando contro alla Strategia Nazionale di inclusione dei Rom, Sinti e Camminanti che richiede l’abbandono della politica dei campi.
Simbolo delle conseguenze delle azioni realizzate da Roma Capitale nei confronti dei rom e sinti il centro di accoglienza “Best House Rom”, situato nella periferia est della capitale. Sono 320 i rom a vivere in questa struttura, la quale, si legge nel rapporto, non possiede i requisiti minimi previsti dalla Legge della Regione Lazio 41/2003 sui centri di accoglienza. “Il centro, oltre ad essere completamente illegale, costa 2 milioni di euro all’anno al Comune di Roma” denuncia il Presidente dell’Associazione 21 Luglio, Carlo Castolla.
Il servizio di Simona Berterame
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