Conclusa l’udienza durante la quale si doveva decidere se accogliere la richiesta di affidamento in prova ai servizi sociali per Silvio Berlusconi o se disporre la detenzione domiciliare.
(MeridianaNotizie) 10 aprile 2014 – Il sostituto procuratore generale, Antonio Lamanna, ha dato parere favorevole alla richiesta di affidamento in prova ai servizi sociali di Silvio Berlusconi, ma l’ultima parola spetta al Tribunale di Sorveglianza. “La decisione verrà depositata da un minimo di 5 giorni a un massimo di 15 giorni”, ha affermato il presidente Pasquale Nobile De Santis, e verrà resa nota con un comunicato stampa. La difesa ha ribadito la richiesta di affidamento in prova.
Si è così conclusa l’udienza durante la quale il collegio, presieduto da Pasquale Nobile de Santis, doveva decidere se accogliere la richiesta di affidamento in prova ai servizi sociali per Silvio Berlusconi o se disporre la detenzione domiciliare. Infatti, condannato definitivamente per frode fiscale nel processo per i diritti Tv Mediaset a quattro anni di carcere, tre dei quali coperti da indulto, l’ex-premier deve ancora scontare un anno di pena. E’ la prima volta, in Italia, che si discute della richiesta di affidamento ai servizi sociali avanzata da un ex Presidente del Consiglio.
A dispetto delle voci sulla loro assenza sono arrivati in Tribunale, con largo anticipo, il prof. Franco Coppi e l’avvocato Niccolò Ghedini, i due legali di Silvio Berlusconi. Già intorno alle 16 erano nell’aula al pianterreno del Palazzo di Giustizia, dove poco prima delle 17 si è aperta l’udienza davanti ai giudici della Sorveglianza. Assente, come invece ci si aspettava, l’ex Cavaliere su consiglio dei suoi stessi legali.
Il servizio di Antonella D’Angelo
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