Treni in “precarie condizioni igieniche” a causa delle quali “l’attore ha subito disagi e problemi di salute”. Per questo motivo uno studente di giurisprudenza di Roma Tre, pendolare tra Spoleto e la Capitale tra il 2008 ed il 2009, si è rivolto al Codacons e si è visto dare ragione dal giudice di Pace di Roma che ha condannato Trenitalia al “pagamento di mille euro a titolo risarcitorio più gli interessi legali”.
(MeridianaNotizie) Roma, 7 aprile 2014 – I fatti si riferiscono al periodo a cavallo tra il 2008 ed il 2009 quando lo studente universitario tutti i giorni ha preso il treno che da Spoleto lo portava a Roma. “La domanda dello studente – si legge nella motivazione della sentenza – tesa a dimostrare la responsabilità di Trenitalia per i disagi subiti a causa delle precarie condizioni igieniche dei treni, è fondata e va accolta”. Lo studente, infatti, sempre secondo la motivazione della sentenza “è riuscito a documentare la sporcizia dei treni in questione e le negative conseguenze sulla propria salute”. Inoltre “non può essere posta in dubbio la responsabilità da parte di Trenitalia consistente nella violazione delle norme che regolano l’erogazione dei servizi pubblici ma anche dei diritti fondamentali della persona come quelli che attengono alla tutela della salute”. Per questo “deve essere affermato il diritto dello studente ad ottenere il risarcimento dei danni da lui subiti”. “Il ragazzo, che si è rivolto a noi – spiega Cristina Adducci, legale del Codacons – soffriva di asma e il continuo viaggiare su treni igienicamente poco salubri gli ha provocato seri problemi. Noi abbiamo presentato un’istruttoria e del materiale fotografico sulle condizioni igieniche dei treni. Il giudice di pace non ha potuto far altro che darci ragione. Per chi deve affrontare un viaggio relativamente lungo le condizioni igieniche del treno sono fondamentali”. Trenitalia ha già disposto il pagamento del risarcimento – conclude il legale – riservandosi però di appellare la sentenza”.
“Si tratta di una sentenza importantissima non per l’entità del risarcimento, ma per il principio sacrosanto riconosciuto dal giudice: un treno sporco rappresenta non solo un inadempimento contrattuale da parte di Trenitalia, ma anche una violazione dei diritti fondamentali dell’uomo sanciti dalla nostra Costituzione – dichiara il presidente di Codacons Carlo Rienzi – Per il giudice la situazione vissuta dal pendolare configura infatti una lesione della dignità della persona. In tal senso invitiamo tutti i pendolari e i viaggiatori italiani a non subire tali vessazioni e a rivolgersi al Codacons quando salgono su un treno le cui condizioni igieniche lasciano a desiderare, allo scopo di intentare una miriade di analoghe azioni risarcitorie dinanzi ai Giudici dei pace di tutta Italia, documentando attraverso foto e testimonianze la sporcizia a bordo”.
La Redazione
Altre videonews di Cronaca
VIDEO > Decoro, 20 cooperative sociali a lavoro per pulire l’isola Tiberina
Metro B ferma, viaggiatore investito dal convoglio