Il Gruppo di Savona ha infatti avviato accertamenti tecnici che hanno fissato, in circa cinquanta giorni di riprese, più di cento episodi di maltrattamenti
(MeridianaNotizie) Roma, 11 aprile 2014 – “Con lui non ci voglio stare, quello mi massacra!”. Sono le drammatiche testimonianze che i familiari dei pazienti della struttura di degenza di Vado Ligure,hanno riportato ai finanzieri del comando provinciale di savona.
Le indagini avviate hanno subito fatto intravvedere la possibile triste realtà. Il Gruppo di Savona ha infatti avviato accertamenti tecnici che hanno fissato, in circa cinquanta giorni di riprese, più di cento episodi di maltrattamenti (pugni calci schiaffi umiliazioni) resi evidenti dalla drammatica efficacia delle immagini e dei suoni registrati con l’ausilio delle microspie e telecamere collocati all’interno della struttura.
I finanzieri hanno purtroppo dovuto ripercorrere tutte le agghiaccianti immagini e urla di dolore provenienti dal “Nucleo 3D” al fine di attribuire a ciascuno le sue responsabilità. Alla fine degli accertamenti, il G.I.P. ha ordinato l’arresto di dodici operatori di cui nove con responsabilità più gravi in carcere e tre ai domiciliari. Solo quattro operatori su sedici sono risultati del tutto estranei agli episodi accaduti.
Servizio di Cristina Pantaleoni
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