Scampato ai campi di sterminio nazisti, un giovane Toaff entra a far parte della Resistenza combattendo sulle montagne. Nel dopoguerra, dopo una breve esperienza nella comunità di Venezia, nel 1951 diventa rabbino capo di Roma.
(MeridianaNotizie) Roma, 30 aprile 2014 – Una torta da 20 kg e l’affetto dei bambini della scuola ebraica del ghetto hanno salutato un commosso e visibilmente emozionato Elio Toaff, nel giorno del suo 99esimo compleanno. Nasceva a Livorno 99 anni fa Elio Toaff, il rabbino dell’orgoglio ebreo. Ma non solo, Toaff è stato un dialogatore fermamente convinto del legame tra ebrei e cattolici tanto da accogliere Giovanni Paolo II in Sinagoga a Roma.
“Insieme entrammo nel Tempio. Passai in mezzo al pubblico silenzioso, in piedi, come in sogno, il papa al mio fianco, dietro cardinali, prelati e rabbini: un corteo insolito, e certamente unico nella lunga storia della Sinagoga. Salimmo sulla Tevà e ci volgemmo verso il pubblico. E allora scoppiò l’applauso. Un applauso lunghissimo e liberatorio, non solo per me ma per tutto il pubblico, che finalmente capì fino in fondo l’importanza di quel momento… L’applauso scoppiò [nuovamente] irrefrenabile quando [il papa] disse: “Siete i nostri fratelli prediletti e, in un certo modo, si potrebbe dire, i nostri fratelli maggiori””.
Scampato ai campi di sterminio nazisti, un giovane Toaff entra a far parte della Resistenza combattendo sulle montagne. Nel dopoguerra, dopo una breve esperienza nella comunità di Venezia, nel 1951 diventa rabbino capo di Roma. Un amore quello per la comunità ebraica che gli ha permesso di portare con mano la sua gente attraverso i cambiamenti che la società imponeva restando sempre e fermamente legato alla tradizione
Servizio di Cristina Pantaleoni
Altre videonews di Cronaca
Rissa nel carcere di Velletri, celle in fiamme. Feriti due agenti e un detenuto
Vende un bomba a mano online, poliziotto finge l’acquisto e scattano le manette
VIDEO > Bomba a Genova, il video dell’esplosione. Indagini della Polizia sui responsabili