La cheratosi attinica è ancora poco conosciuta e sotto-diagnosticata nonostante le lesioni possano progredire nel più frequente tumore della pelle non-melanoma
(MeridianaNotizie) Roma, 16 aprile 2014 – Una cura innovativa per il trattamento dei tumori cutanei, un ciclo di terapia di due o tre giorni con un’unica somministrazione topica quotidiana, per trattare rapidamente le lesioni da cheratosi attinica, malattia della cute di cui soffrono milioni di persone in Italia e nel mondo. Arriva in Italia Picato®, gel a base di ingenolo mebutato, frutto dell’impegno di LEO Pharma, azienda farmaceutica danese leader in Dermatologia. La cheratosi attinica, patologia cutanea la cui prevalenza è in costante aumento e con un’incidenza variabile a seconda della presenza di uno o più fattori di rischio è ancora poco conosciuta e sotto-diagnosticata nonostante le lesioni possano progredire nel più frequente tumore della pelle non-melanoma. La sua prevalenza varia tra l’11 e il 25% e arriva fino al 60%, negli adulti sopra i 40 anni nella popolazione dell’emisfero sud. In Italia è stimata attorno all’1,4% dopo i 45 anni.
Chi è affetto da cheratosi attinica ha una probabilità 10 volte maggiore di sviluppare un tumore della pelle nei 12 mesi successivi se paragonato al resto della popolazione; i pazienti oltre i 65 anni hanno un rischio 6 volte superiore di sviluppare un carcinoma cutaneo rispetto a chi non è affetto da cheratosi attinica. La principale causa di cheratosi attinica è la radiazione UVB dei raggi solari che induce una mutazione specifica del DNA cellular. Da oggi anche in Italia i dermatologi dispongono di un nuovo farmaco in gel.«L’ingenolo mebutato è un prodotto attivo sulle cheratosi attiniche e sul campo di cancerizzazione che agisce efficacemente e rapidamente e richiede solo 2-3 giorni di applicazione», osserva Giovanni Pellacani, Professore ordinario di Dermatologia e Direttore della Clinica Dermatologica dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. «I principali vantaggi di Picato® consistono nella breve durata della terapia, nell’efficacia anche a lungo termine, sia sulle lesioni che sul “campo”; tale efficacia si associa all’altissima aderenza e alla facile gestione delle reazioni locali».Nella cute che circonda la lesione visibile possono essere presenti altre lesioni, non visibili a occhio nudo, dette subcliniche, le quali richiedono comunque di essere trattate.
«Nella cheratosi attinica il cosiddetto “campo di cancerizzazione” si presenta come cute apparentemente sana che circonda la lesione visibile», fa notare Ornella De Pità, Past President ADOI, Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani, membro del Direttivo e dermatologo presso il Laboratorio di Immunologia e Allergologia dell’IDI di Roma. Da oggi la terapia con il gel a base di ingenolo mebutato offre ai dermatologi un nuovo strumento di cura per i pazienti affetti da questa patologia.«Si tratta di un importante passo avanti nella direzione dell’approccio “paziente centrico” che sta alla base di tutte le nostre attività», commenta Paolo Cionini, General Manager LEO Pharma Italia. «Se aggiungiamo poi che il farmaco, rimborsato dal Sistema Sanitario Nazionale, può consentire allo stesso di risparmiare risorse negli ospedali e nelle strutture pubbliche visto che, a differenza di altre opzioni terapeutiche, richiede un’applicazione di breve durata e totalmente domiciliare, possiamo dire che, da oggi, i dermatologi hanno a disposizione un’arma in più per prendersi cura della salute della pelle dei loro pazienti».
Il servizio di Mariacristina Massaro
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